Genesi 0:13-15
(apri il capitolo completo)Sl 104:19; 136:7-9; 148:3, 5-614Poi Dio disse: «Vi siano delle luci nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; siano dei segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni;15facciano luce nella distesa dei cieli per illuminare la terra». E così fu.13Il nome del secondo fiume è Ghion, ed è quello che circonda tutto il paese di Cus.14Il nome del terzo fiume è Chiddechel, ed è quello che scorre a Oriente dell'Assiria. Il quarto fiume è l'Eufrate.
15Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.13Dio il SIGNORE disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».
14Allora Dio il SIGNORE disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sarai il maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le bestie selvatiche! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita.15Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno».13Caino disse al SIGNORE: «Il mio castigo è troppo grande perché io possa sopportarlo.14Tu oggi mi scacci da questo suolo e io sarò nascosto lontano dalla tua presenza, sarò vagabondo e fuggiasco per la terra, così chiunque mi troverà, mi ucciderà».15Ma il SIGNORE gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino, sarà punito sette volte più di lui». Il SIGNORE mise un segno su Caino, perché nessuno, trovandolo, lo uccidesse.
13E Chenan, dopo aver generato Maalaleel, visse ottocentoquarant'anni e generò figli e figlie.14Tutto il tempo che Chenan visse fu di novecentodieci anni; poi morì.
15Maalaleel visse sessantacinque anni e generò Iared.13Allora Dio disse a Noè: «Nei miei decreti, la fine di ogni essere vivente è giunta poiché la terra, a causa degli uomini, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò, insieme con la terra.14Fatti un'arca di legno di gofer; falla a stanze, e spalmala di pece di dentro e di fuori.15Ecco come la dovrai fare: la lunghezza dell'arca sarà di trecento cubiti, la larghezza di cinquanta cubiti e l'altezza di trenta cubiti.13In quello stesso giorno Noè, Sem, Cam e Iafet, figli di Noè, la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli entrarono con loro nell'arca:14essi e tutti gli animali secondo le loro specie, tutto il bestiame secondo le sue specie, tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo le loro specie, e tutti gli uccelli secondo le loro specie, tutti gli uccelletti, tutti gli esseri alati.15Di ogni essere vivente in cui è alito di vita venne una coppia a Noè nell'arca;13L'anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano asciugate sulla terra e Noè scoperchiò l'arca, guardò, ed ecco che la superficie del suolo era asciutta.14Il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta.
Ge 9:8-17; Is 54:9-1015Dio parlò allora a Noè dicendo:13Io pongo il mio arco nella nuvola e servirà di segno del patto fra me e la terra.14Avverrà che quando avrò raccolto delle nuvole al di sopra della terra, l'arco apparirà nelle nuvole;15io mi ricorderò del mio patto fra me e voi e ogni essere vivente di ogni specie, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni essere vivente.13Misraim generò i Ludim, gli Anamim, i Leabim, i Naftuim,14i Patrusim, i Casluim (da dove uscirono i Filistei) e i Caftorim.15Canaan generò Sidon, suo primogenito, e Chet,13Arpacsad, dopo aver generato Sela, visse quattrocentotrè anni e generò figli e figlie.
14Sela visse trent'anni e generò Eber;15Sela, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie.
13Di' dunque che sei mia sorella, perché io sia trattato bene a motivo di te e la vita mi sia conservata per amor tuo».14Quando Abramo giunse in Egitto, gli Egiziani osservarono che la donna era molto bella.15I prìncipi del faraone la videro, ne fecero le lodi in presenza del faraone; e la donna fu condotta in casa del faraone.13Gli abitanti di Sodoma erano perversi e grandi peccatori contro il SIGNORE.
Promesse ad Abramo
Ge 15:18-21; 17:1-8; Mt 5:514Il SIGNORE disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato da lui: «Alza ora gli occhi e guarda, dal luogo dove sei, a settentrione, a meridione, a oriente, a occidente.15Tutto il paese che vedi lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre.13Ma uno degli scampati venne a informare Abramo, l'Ebreo, che abitava alle querce di Mamre, l'Amoreo, fratello di Escol e fratello di Aner, i quali avevano fatto alleanza con Abramo.14Abramo, com'ebbe udito che suo fratello era stato fatto prigioniero, armò trecentodiciotto dei suoi più fidati servi, nati in casa sua, e inseguì i re fino a Dan.15Divisa la sua schiera per assalirli di notte, egli con i suoi servi li sconfisse e li inseguì fino a Coba, che è a sinistra di Damasco.13Il SIGNORE disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro: saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni;14ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze.15Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri e sarai sepolto dopo una prospera vecchiaia.13Allora Agar diede al SIGNORE, che le aveva parlato, il nome di Atta-El-Roi, perché disse: «Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?»14Perciò quel pozzo fu chiamato il pozzo di Lacai-Roi. Ecco, esso è tra Cades e Bered.
15Agar partorì un figlio ad Abramo. Al figlio che Agar gli aveva partorito Abramo mise il nome d'Ismaele.13Quello nato in casa tua e quello comprato con denaro dovrà essere circonciso; il mio patto nella vostra carne sarà un patto perenne.14L'incirconciso, il maschio che non sarà stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tolto via dalla sua gente: egli avrà violato il mio patto».
Ge 18:9-15; 21:1-715Dio disse ad Abraamo: «Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamare più Sarai; il suo nome sarà, invece, Sara.13Il SIGNORE disse ad Abraamo: «Perché mai ha riso Sara, dicendo: "Partorirei io per davvero, vecchia come sono?"14Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per il SIGNORE? Al tempo fissato, l'anno prossimo, tornerò e Sara avrà un figlio».15Allora Sara negò, dicendo: «Non ho riso»; perché ebbe paura. Ma egli disse: «Invece hai riso!»
13perché noi distruggeremo questo luogo. Infatti il grido contro i suoi abitanti è grande davanti al SIGNORE, e il SIGNORE ci ha mandati a distruggerlo».14Allora Lot uscì, parlò ai suoi generi che avevano preso le sue figlie, e disse: «Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il SIGNORE sta per distruggere la città». Ma ai suoi generi parve che volesse scherzare.
15Quando l'alba cominciò ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «àlzati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, perché tu non perisca nel castigo di questa città».13Or quando Dio mi fece emigrare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: "Questo è il favore che tu mi farai; dovunque giungeremo dirai di me: «è mio fratello»"».
14Abimelec prese delle pecore, dei buoi, dei servi e delle serve, e li diede ad Abraamo, e gli restituì Sara, sua moglie.15Abimelec disse: «Ecco, il mio paese ti sta davanti; va' a stabilirti dove ti piacerà».13Anche del figlio di questa serva io farò una nazione, perché appartiene alla tua discendenza».
14Abraamo si alzò la mattina di buon'ora, prese del pane e un otre d'acqua e li diede ad Agar, mettendoglieli sulle spalle con il bambino, e la mandò via. Lei se ne andò e vagava per il deserto di Beer-Sceba.15Quando l'acqua dell'otre finì, lei mise il bambino sotto un arboscello.13Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio.14Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del SIGNORE sarà provveduto».
15L'angelo del SIGNORE chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse:13e, in presenza del popolo del paese, disse a Efron: «Ti prego, ascoltami! Ti darò il prezzo del campo, accettalo da me, e io seppellirò lì la salma».14Efron rispose ad Abraamo:15«Signor mio, ascoltami! Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'è tra me e te? Seppellisci dunque la salma».13Ecco, io sto qui presso questa sorgente; e le figlie degli abitanti della città usciranno ad attingere acqua.14Fa' che la fanciulla alla quale dirò: "Abbassa, ti prego, la tua brocca perché io beva", e che mi risponderà: "Bevi, e darò da bere anche ai tuoi cammelli", sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco. Da questo comprenderò che tu hai usato bontà verso il mio signore».
15Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco uscire, con la sua brocca sulla spalla, Rebecca, figlia di Betuel figlio di Milca, moglie di Naor fratello d'Abraamo.13Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, secondo le loro generazioni: Nebaiot, il primogenito d'Ismaele; poi Chedar, Adbeel, Mibsam,14Misma, Duma, Massa,15Adad, Tema, Ietur, Nafis e Chedma.13Quest'uomo divenne grande, andò crescendo sempre più, finché diventò ricchissimo:14fu padrone di greggi di pecore, di mandrie di buoi e di numerosa servitù. I Filistei lo invidiavano.15Perciò turarono e riempirono di terra tutti i pozzi che i servi di suo padre avevano scavati, al tempo d'Abraamo suo padre,13Sua madre gli rispose: «Questa maledizione ricada su di me, figlio mio! Ubbidisci pure alla mia voce e va' a prendermi i capretti».14Egli dunque andò a prenderli e li portò a sua madre; e sua madre ne preparò una pietanza saporita, di quelle che piacevano al padre di lui.15Poi Rebecca prese i più bei vestiti di Esaù, suo figlio maggiore, i quali erano in casa presso di lei, e li fece indossare a Giacobbe suo figlio minore;13Il SIGNORE stava al di sopra di essa e gli disse: «Io sono il SIGNORE, il Dio d'Abraamo tuo padre e il Dio d'Isacco. La terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua discendenza.14La tua discendenza sarà come la polvere della terra e tu ti estenderai a occidente e a oriente, a settentrione e a meridione, e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza.15Io sono con te, e ti proteggerò dovunque tu andrai e ti ricondurrò in questo paese, perché io non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto».
13Appena Labano ebbe udito le notizie di Giacobbe figlio di sua sorella, gli corse incontro, l'abbracciò, lo baciò, e lo condusse a casa sua. Giacobbe raccontò a Labano tutte queste cose;14e Labano gli disse: «Tu sei proprio mie ossa e mia carne!» Così abitò presso di lui per un mese.
Lea e Rachele
Os 12:13; Gc 14:10-1315Poi Labano disse a Giacobbe: «Perché sei mio parente devi forse servirmi per nulla? Dimmi quale dev'essere il tuo salario».13Lea disse: «Sono felice! perché le fanciulle mi chiameranno beata». Perciò lo chiamò Ascer.
14Ruben uscì al tempo della mietitura del grano e trovò nei campi delle mandragole, che portò a Lea sua madre. Allora Rachele disse a Lea: «Ti prego, dammi delle mandragole di tuo figlio!»15Ma Lea rispose: «Ti pare poco avermi tolto il marito, che mi vuoi togliere anche le mandragole di mio figlio?» E Rachele disse: «Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in compenso delle mandragole di tuo figlio».13Io sono il Dio di Betel, dove tu versasti dell'olio su una pietra commemorativa e mi facesti un voto. Ora àlzati, parti da questo paese e torna al tuo paese natìo"».
14Rachele e Lea gli risposero: «Abbiamo forse ancora qualche parte o eredità in casa di nostro padre?15Non ci ha forse trattate da straniere, quando ci ha vendute e ha per di più divorato il nostro denaro?Ge 33:8-11; 1S 25:13-2813Egli rimase là quella notte; e di ciò che possedeva prese di che fare un dono a suo fratello Esaù:14duecento capre e venti becchi, duecento pecore e venti montoni,15trenta cammelle che allattavano e i loro piccoli, quaranta vacche e dieci tori, venti asine e dieci puledri.13Giacobbe rispose: «Il mio signore sa che i bambini sono in tenera età e che ho con me delle pecore e delle vacche che allattano; se si forzasse la loro andatura anche per un giorno solo, le bestie morirebbero.14Passi dunque il mio signore davanti al suo servo; e io me ne verrò pian piano, al passo del bestiame che mi precederà, e al passo dei bambini, finché arrivi presso al mio signore, a Seir».15Esaù disse: «Permetti almeno che io lasci con te un po' della gente che ho con me». Ma Giacobbe rispose: «E perché questo? Basta che io trovi grazia agli occhi del mio signore».13I figli di Giacobbe risposero a Sichem e a suo padre Camor, ma parlarono loro con astuzia, perché quegli aveva disonorato Dina, loro sorella.14Dissero loro: «Questo non possiamo farlo; non possiamo dare nostra sorella a uno che non è circonciso; perché ciò sarebbe per noi un disonore.15Acconsentiremo alla vostra richiesta soltanto a questa condizione: se sarete come siamo noi, circoncidendo ogni maschio tra di voi.13E Dio se ne andò risalendo dal luogo dove gli aveva parlato.14Allora Giacobbe eresse, nel luogo dove Dio gli aveva parlato, un monumento di pietra; vi fece sopra una libazione e vi sparse su dell'olio.15Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato.
13Questi furono i figli di Reuel: Naat e Zerac, Samma e Mizza. Questi furono i figli di Basmat, moglie di Esaù.14Questi furono i figli di Oolibama, figlia di Ana, figlia di Sibeon, moglie di Esaù; ella partorì a Esaù: Ieus, Ialam e Cora.
15Questi sono i capi dei figli di Esaù: figli di Elifaz, primogenito di Esaù: il capo Teman, il capo Omar, il capo Sefo, il capo Chenaz,13Israele disse a Giuseppe: «I tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem. Vieni, ti manderò da loro». Egli rispose: «Eccomi».14Israele gli disse: «Va' a vedere se i tuoi fratelli stanno bene e se tutto procede bene con il gregge; poi torna a dirmelo». Così lo mandò dalla valle di Ebron, e Giuseppe arrivò a Sichem.15Mentre andava errando per i campi un uomo lo trovò; e quest'uomo lo interrogò, dicendo: «Che cerchi?»13Tamar ne fu informata. Le dissero: «Ecco, tuo suocero sale a Timna a tosare le sue pecore».14Allora ella si tolse le vesti da vedova, si coprì d'un velo, se ne avvolse tutta e si mise seduta alla porta di Enaim che è sulla via di Timna; infatti, aveva visto che Sela era cresciuto, e tuttavia lei non gli era stata data in moglie.
15Come Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché ella aveva il viso coperto.13Quando lei vide che egli le aveva lasciato la veste in mano e che era fuggito,14chiamò la gente di casa sua e disse: «Vedete, ci ha portato un Ebreo perché questi si prendesse giuoco di noi; egli è venuto da me per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce.15E com'egli ha udito che io alzavo la voce e gridavo, mi ha lasciato qui la sua veste ed è fuggito».13fra tre giorni il faraone ti farà rialzare il capo, ti ristabilirà nel tuo incarico e tu darai in mano al faraone la sua coppa, come facevi prima, quando eri suo coppiere.14Ma ricòrdati di me, quando sarai felice, e sii buono verso di me, ti prego; parla di me al faraone e fammi uscire da questa casa,15perché io fui portato via di nascosto dal paese degli Ebrei e anche qui non ho fatto nulla per essere messo in questo sotterraneo».
13E le cose avvennero secondo l'interpretazione che egli ci aveva data: il faraone ristabilì me nel mio incarico e l'altro lo fece impiccare».
14Allora il faraone mandò a chiamare Giuseppe. Lo fecero subito uscire dalla prigione sotterranea. Egli si rase, si cambiò il vestito e andò dal faraone.15Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e non c'è chi lo possa interpretare. Ho udito dire di te che, quando ti raccontano un sogno, tu lo puoi interpretare».13Quelli risposero: «Noi, tuoi servi, siamo dodici fratelli, figli di uno stesso uomo, del paese di Canaan. Ecco, il più giovane è oggi con nostro padre, e uno non è più».14E Giuseppe disse loro: «La cosa è come v'ho detto; siete delle spie!15Ecco come sarete messi alla prova: per la vita del faraone, non uscirete di qui fin tanto che non sarà arrivato il vostro fratello più giovane.
13Prendete anche vostro fratello e andate, tornate da quell'uomo.14Dio onnipotente vi faccia trovar grazia davanti a quell'uomo, così che egli vi rilasci l'altro vostro fratello e Beniamino. Se devo essere privato dei miei figli, che io lo sia!»
Ro 12:19-21; 1Te 5:1515Quelli presero dunque questo dono, presero con sé il doppio del denaro e Beniamino, e partirono; scesero in Egitto e si presentarono davanti a Giuseppe.
13Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaricò il suo asino e tornarono alla città.14Giuda e i suoi fratelli arrivarono alla casa di Giuseppe, il quale era ancora lì; si gettarono con la faccia a terra davanti a lui.15Giuseppe disse loro: «Che azione è questa che avete fatto? Non lo sapete che un uomo come me ha il potere di indovinare?»13Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto e tutto quello che avete visto; e fate che mio padre scenda presto qua».
14Poi si gettò al collo di Beniamino, suo fratello, e pianse; e Beniamino pianse sul collo di lui.15Baciò pure tutti i suoi fratelli, piangendo. Dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui.
13I figli d'Issacar: Tola, Puva, Iob e Simron.
14I figli di Zabulon: Sered, Elon e Ialeel.15Questi sono i figli che Lea partorì a Giacobbe a Paddan-Aram, oltre a Dina, figlia di lui. I suoi figli e le sue figlie erano in tutto trentatré persone.
Ge 41:30-36, 48-5713In tutto il paese non c'era pane, perché la carestia era gravissima; il paese d'Egitto e il paese di Canaan soffrivano a causa della carestia.14Giuseppe raccolse tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, come prezzo del grano che si comprava; Giuseppe portò questo denaro nella casa del faraone.15Quando il denaro fu esaurito nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe e dissero: «Dacci del pane! Perché dovremmo morire in tua presenza? Infatti il denaro è finito».13Poi Giuseppe li prese tutti e due: Efraim alla sua destra, alla sinistra d'Israele, e Manasse alla sua sinistra, alla destra d'Israele, e li fece avvicinare a lui.14E Israele stese la sua mano destra e la posò sul capo di Efraim, che era il più giovane, e posò la sua mano sinistra sul capo di Manasse, incrociando le mani; perché Manasse era il primogenito.15Benedisse Giuseppe e disse: «Il Dio alla cui presenza camminarono i miei padri Abraamo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino a questo giorno,13Zabulon abiterà sulla costa dei mari; sarà sulla costa dove approdano le navi,
il suo fianco s'appoggerà a Sidone.
14Issacar è un asino robusto sdraiato fra due ovili.
15Egli ha visto che il riposo è buono
e che il paese è ameno;
ha curvato la spalla per portare il peso,
ed è stato costretto ai lavori forzati.
13lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella grotta del campo di Macpela, che Abraamo aveva comprato, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua proprietà, di fronte a Mamre.14Giuseppe, dopo aver sepolto suo padre, tornò in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre.
Ge 45:1-11; Cl 3:12-1415I fratelli di Giuseppe, quando videro che il loro padre era morto, dissero: «Chi sa se Giuseppe non ci porterà odio e non ci renderà tutto il male che gli abbiamo fatto?»