Bibbia

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13Fu sera, poi fu mattina: terzo giorno.
Sl 104:19; 136:7-9; 148:3, 5-614Poi Dio disse: «Vi siano delle luci nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; siano dei segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni;15facciano luce nella distesa dei cieli per illuminare la terra». E così fu.16Dio fece le due grandi luci: la luce maggiore per presiedere al giorno e la luce minore per presiedere alla notte; e fece pure le stelle.17Dio le mise nella distesa dei cieli per illuminare la terra,18per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre. Dio vide che questo era buono.13Il nome del secondo fiume è Ghion, ed è quello che circonda tutto il paese di Cus.14Il nome del terzo fiume è Chiddechel, ed è quello che scorre a Oriente dell'Assiria. Il quarto fiume è l'Eufrate.
15Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.16Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino,17ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».
(1Co 11:7-10; 1Ti 2:11-13)
(Ef 5:22-33; Mt 19:3-9)
18Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui».13Dio il SIGNORE disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».
14Allora Dio il SIGNORE disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sarai il maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le bestie selvatiche! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita.15Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno».16Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te».17Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita.18Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi;13Caino disse al SIGNORE: «Il mio castigo è troppo grande perché io possa sopportarlo.14Tu oggi mi scacci da questo suolo e io sarò nascosto lontano dalla tua presenza, sarò vagabondo e fuggiasco per la terra, così chiunque mi troverà, mi ucciderà».15Ma il SIGNORE gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino, sarà punito sette volte più di lui». Il SIGNORE mise un segno su Caino, perché nessuno, trovandolo, lo uccidesse.
Discendenti di Caino
Ge 2:24; Mt 19:4-9
16Caino si allontanò dalla presenza del SIGNORE e si stabilì nel paese di Nod, a oriente di Eden.
17Poi Caino conobbe sua moglie, che concepì e partorì Enoc. Quindi si mise a costruire una città, a cui diede il nome di Enoc, dal nome di suo figlio.
18A Enoc nacque Irad; Irad generò Meuiael; Meuiael generò Metusael e Metusael generò Lamec.
13E Chenan, dopo aver generato Maalaleel, visse ottocentoquarant'anni e generò figli e figlie.14Tutto il tempo che Chenan visse fu di novecentodieci anni; poi morì.
15Maalaleel visse sessantacinque anni e generò Iared.16E Maalaleel, dopo aver generato Iared, visse ottocentotrent'anni e generò figli e figlie.17Tutto il tempo che Maalaleel visse fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì.
18E Iared visse centosessantadue anni, e generò Enoc.13Allora Dio disse a Noè: «Nei miei decreti, la fine di ogni essere vivente è giunta poiché la terra, a causa degli uomini, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò, insieme con la terra.14Fatti un'arca di legno di gofer; falla a stanze, e spalmala di pece di dentro e di fuori.15Ecco come la dovrai fare: la lunghezza dell'arca sarà di trecento cubiti, la larghezza di cinquanta cubiti e l'altezza di trenta cubiti.16Farai all'arca una finestra, in alto, e le darai la dimensione d'un cubito; metterai la porta da un lato, e farai l'arca a tre piani: uno da basso, un secondo e un terzo piano.17Ecco, io sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni essere in cui è alito di vita; tutto quello che è sulla terra perirà.18Ma io stabilirò il mio patto con te; tu entrerai nell'arca: tu e i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli con te.13In quello stesso giorno Noè, Sem, Cam e Iafet, figli di Noè, la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli entrarono con loro nell'arca:14essi e tutti gli animali secondo le loro specie, tutto il bestiame secondo le sue specie, tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo le loro specie, e tutti gli uccelli secondo le loro specie, tutti gli uccelletti, tutti gli esseri alati.15Di ogni essere vivente in cui è alito di vita venne una coppia a Noè nell'arca;16venivano maschio e femmina d'ogni specie, come Dio aveva comandato a Noè; poi il SIGNORE lo chiuse dentro.
17Il diluvio venne sopra la terra per quaranta giorni, e le acque crebbero e sollevarono l'arca, che fu elevata in alto al di sopra della terra.18E le acque ingrossarono e crebbero grandemente sopra la terra, e l'arca galleggiava sulla superficie delle acque.13L'anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano asciugate sulla terra e Noè scoperchiò l'arca, guardò, ed ecco che la superficie del suolo era asciutta.14Il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta.
Ge 9:8-17; Is 54:9-1015Dio parlò allora a Noè dicendo:16«Esci dall'arca tu, tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te.17Tutti gli animali che sono con te, di ogni specie, volatili, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, falli uscire con te, perché possano disseminarsi sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di essa».18Noè uscì con i suoi figli, con sua moglie e con le mogli dei suoi figli.13Io pongo il mio arco nella nuvola e servirà di segno del patto fra me e la terra.14Avverrà che quando avrò raccolto delle nuvole al di sopra della terra, l'arco apparirà nelle nuvole;15io mi ricorderò del mio patto fra me e voi e ogni essere vivente di ogni specie, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni essere vivente.16L'arco dunque sarà nelle nuvole e io lo guarderò per ricordarmi del patto perpetuo fra Dio e ogni essere vivente, di qualunque specie che è sulla terra».17Dio disse a Noè: «Questo è il segno del patto che io ho stabilito fra me e ogni essere vivente che è sulla terra».
(Pr 20:1; Ef 5:18)
(Es 20:12; De 27:16)
18I figli di Noè che uscirono dall'arca erano Sem, Cam e Iafet; e Cam è il padre di Canaan.13Misraim generò i Ludim, gli Anamim, i Leabim, i Naftuim,14i Patrusim, i Casluim (da dove uscirono i Filistei) e i Caftorim.15Canaan generò Sidon, suo primogenito, e Chet,16e i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei,17gli Ivvei, gli Archei, i Sinei,18gli Arvadei, i Semarei e i Camatei. Poi le famiglie dei Cananei si sparsero.13Arpacsad, dopo aver generato Sela, visse quattrocentotrè anni e generò figli e figlie.
14Sela visse trent'anni e generò Eber;15Sela, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie.
16Eber visse trentaquattro anni e generò Peleg;17Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrent'anni e generò figli e figlie.
18Peleg visse trent'anni e generò Reu;13Di' dunque che sei mia sorella, perché io sia trattato bene a motivo di te e la vita mi sia conservata per amor tuo».14Quando Abramo giunse in Egitto, gli Egiziani osservarono che la donna era molto bella.15I prìncipi del faraone la videro, ne fecero le lodi in presenza del faraone; e la donna fu condotta in casa del faraone.16Questi fece del bene ad Abramo per amore di lei e Abramo ebbe pecore, buoi, asini, servi, serve, asine e cammelli.17Ma il SIGNORE colpì il faraone e la sua casa con grandi piaghe, a motivo di Sarai, moglie d'Abramo.18Allora il faraone chiamò Abramo e disse: «Che cosa mi hai fatto? Perché non m'hai detto che era tua moglie? Perché hai detto:13Gli abitanti di Sodoma erano perversi e grandi peccatori contro il SIGNORE.
Promesse ad Abramo
Ge 15:18-21; 17:1-8; Mt 5:5
14Il SIGNORE disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato da lui: «Alza ora gli occhi e guarda, dal luogo dove sei, a settentrione, a meridione, a oriente, a occidente.15Tutto il paese che vedi lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre.16E renderò la tua discendenza come la polvere della terra; in modo che, se qualcuno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti.17àlzati, percorri il paese quant'è lungo e quant'è largo, perché io lo darò a te».
18Allora Abramo levò le sue tende e andò ad abitare alle querce di Mamre, che sono a Ebron, e qui costruì un altare al SIGNORE.13Ma uno degli scampati venne a informare Abramo, l'Ebreo, che abitava alle querce di Mamre, l'Amoreo, fratello di Escol e fratello di Aner, i quali avevano fatto alleanza con Abramo.14Abramo, com'ebbe udito che suo fratello era stato fatto prigioniero, armò trecentodiciotto dei suoi più fidati servi, nati in casa sua, e inseguì i re fino a Dan.15Divisa la sua schiera per assalirli di notte, egli con i suoi servi li sconfisse e li inseguì fino a Coba, che è a sinistra di Damasco.16Recuperò così tutti i beni e ricondusse pure Lot suo fratello, con i suoi beni, e anche le donne e il popolo.
Abramo benedetto da Melchisedec
Eb 7; Sl 110:4
17Com'egli se ne tornava, dopo aver sconfitto Chedorlaomer e i re che erano con lui, il re di Sodoma gli andò incontro nella valle di Sciave, cioè la valle del re.
18Melchisedec, re di Salem, fece portare del pane e del vino. Egli era sacerdote del Dio altissimo.13Il SIGNORE disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro: saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni;14ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze.15Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri e sarai sepolto dopo una prospera vecchiaia.16Alla quarta generazione essi torneranno qua; perché l'iniquità degli Amorei non è giunta finora al colmo».17Or come il sole fu tramontato e venne la notte scura, ecco una fornace fumante e una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi.
18In quel giorno il SIGNORE fece un patto con Abramo, dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate;13Allora Agar diede al SIGNORE, che le aveva parlato, il nome di Atta-El-Roi, perché disse: «Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?»14Perciò quel pozzo fu chiamato il pozzo di Lacai-Roi. Ecco, esso è tra Cades e Bered.
15Agar partorì un figlio ad Abramo. Al figlio che Agar gli aveva partorito Abramo mise il nome d'Ismaele.16Abramo aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.13Quello nato in casa tua e quello comprato con denaro dovrà essere circonciso; il mio patto nella vostra carne sarà un patto perenne.14L'incirconciso, il maschio che non sarà stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tolto via dalla sua gente: egli avrà violato il mio patto».
Ge 18:9-15; 21:1-715Dio disse ad Abraamo: «Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamare più Sarai; il suo nome sarà, invece, Sara.16Io la benedirò e da lei ti darò anche un figlio; la benedirò e diventerà nazioni; re di popoli usciranno da lei».17Allora Abraamo si prostrò con la faccia a terra, rise, e disse in cuor suo: «Nascerà un figlio a un uomo di cent'anni? E Sara partorirà ora che ha novant'anni?»18Abraamo disse a Dio: «Oh, possa almeno Ismaele vivere davanti a te!»13Il SIGNORE disse ad Abraamo: «Perché mai ha riso Sara, dicendo: "Partorirei io per davvero, vecchia come sono?"14Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per il SIGNORE? Al tempo fissato, l'anno prossimo, tornerò e Sara avrà un figlio».15Allora Sara negò, dicendo: «Non ho riso»; perché ebbe paura. Ma egli disse: «Invece hai riso!»
Intercessione d'Abraamo in favore di Sodoma
Gv 15:15 (Es 32:9-14; Nu 14:11-20) Gm 5:16-18
16Poi quegli uomini si alzarono e volsero gli sguardi verso Sodoma; e Abraamo andò con loro per congedarli.
17Il SIGNORE disse: «Dovrei forse nascondere ad Abraamo quanto sto per fare,18dato che Abraamo deve diventare una nazione grande e potente e in lui saranno benedette tutte le nazioni della terra?13perché noi distruggeremo questo luogo. Infatti il grido contro i suoi abitanti è grande davanti al SIGNORE, e il SIGNORE ci ha mandati a distruggerlo».14Allora Lot uscì, parlò ai suoi generi che avevano preso le sue figlie, e disse: «Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il SIGNORE sta per distruggere la città». Ma ai suoi generi parve che volesse scherzare.
15Quando l'alba cominciò ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «àlzati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, perché tu non perisca nel castigo di questa città».16Ma egli indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché il SIGNORE lo voleva risparmiare; lo portarono via, e lo misero fuori della città.
17Dopo averli fatti uscire, uno di quegli uomini disse: «Metti la tua vita al sicuro: non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; cerca scampo sul monte, altrimenti perirai!»18Lot rispose loro: «No, mio signore!13Or quando Dio mi fece emigrare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: "Questo è il favore che tu mi farai; dovunque giungeremo dirai di me: «è mio fratello»"».
14Abimelec prese delle pecore, dei buoi, dei servi e delle serve, e li diede ad Abraamo, e gli restituì Sara, sua moglie.15Abimelec disse: «Ecco, il mio paese ti sta davanti; va' a stabilirti dove ti piacerà».16E a Sara disse: «Ecco, io ho dato a tuo fratello mille pezzi d'argento; questo sarà per te come un velo agli occhi davanti a tutti quelli che sono con te, e sarai riabilitata di fronte a tutti».
17Abraamo pregò Dio e Dio guarì Abimelec, la moglie e le serve di lui, ed esse poterono partorire.18Infatti, il SIGNORE aveva reso sterile l'intera casa di Abimelec, a causa di Sara, moglie di Abraamo.13Anche del figlio di questa serva io farò una nazione, perché appartiene alla tua discendenza».
14Abraamo si alzò la mattina di buon'ora, prese del pane e un otre d'acqua e li diede ad Agar, mettendoglieli sulle spalle con il bambino, e la mandò via. Lei se ne andò e vagava per il deserto di Beer-Sceba.15Quando l'acqua dell'otre finì, lei mise il bambino sotto un arboscello.16E andò a sedersi di fronte, a distanza di un tiro d'arco, perché diceva: «Che io non veda morire il bambino!» E seduta così di fronte, alzò la voce e pianse.17Dio udì la voce del ragazzo e l'angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del ragazzo là dov'è.18àlzati, prendi il ragazzo e tienilo per mano, perché io farò di lui una grande nazione».13Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio.14Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del SIGNORE sarà provveduto».
15L'angelo del SIGNORE chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse:16«Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo,17io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici.18Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».
13e, in presenza del popolo del paese, disse a Efron: «Ti prego, ascoltami! Ti darò il prezzo del campo, accettalo da me, e io seppellirò lì la salma».14Efron rispose ad Abraamo:15«Signor mio, ascoltami! Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'è tra me e te? Seppellisci dunque la salma».16Abraamo diede ascolto a Efron e gli pesò il prezzo che egli aveva detto in presenza dei figli di Chet: quattrocento sicli d'argento, di buona moneta corrente sul mercato.
17Così il campo di Efron, che era a Macpela di fronte a Mamre, il campo con la grotta che vi si trovava, tutti gli alberi che erano nel campo e in tutti i confini all'intorno,18furono assicurati come proprietà d'Abraamo, in presenza dei figli di Chet e di tutti quelli che entravano per la porta della città di Efron.13Ecco, io sto qui presso questa sorgente; e le figlie degli abitanti della città usciranno ad attingere acqua.14Fa' che la fanciulla alla quale dirò: "Abbassa, ti prego, la tua brocca perché io beva", e che mi risponderà: "Bevi, e darò da bere anche ai tuoi cammelli", sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco. Da questo comprenderò che tu hai usato bontà verso il mio signore».
15Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco uscire, con la sua brocca sulla spalla, Rebecca, figlia di Betuel figlio di Milca, moglie di Naor fratello d'Abraamo.16La fanciulla era molto bella d'aspetto, vergine; nessun uomo l'aveva conosciuta. Lei scese alla sorgente, riempì la brocca e risalì.17Il servo le corse incontro e le disse: «Ti prego, fammi bere un po' d'acqua della tua brocca».18Lei rispose: «Bevi, mio signore»; e s'affrettò a calare la brocca sulla mano e gli diede da bere.13Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, secondo le loro generazioni: Nebaiot, il primogenito d'Ismaele; poi Chedar, Adbeel, Mibsam,14Misma, Duma, Massa,15Adad, Tema, Ietur, Nafis e Chedma.16Questi sono i figli d'Ismaele e questi i loro nomi, secondo i loro villaggi e i loro accampamenti. Furono i dodici capi dei loro popoli.
17Gli anni della vita d'Ismaele furono centotrentasette; poi morì, e fu riunito al suo popolo.18I suoi figli abitarono da Avila fino a Sur, che è di fronte all'Egitto, andando verso l'Assiria. Egli si era stabilito di fronte a tutti i suoi fratelli.
13Quest'uomo divenne grande, andò crescendo sempre più, finché diventò ricchissimo:14fu padrone di greggi di pecore, di mandrie di buoi e di numerosa servitù. I Filistei lo invidiavano.15Perciò turarono e riempirono di terra tutti i pozzi che i servi di suo padre avevano scavati, al tempo d'Abraamo suo padre,16e Abimelec disse ad Isacco: «Vattene via da noi, perché tu sei molto più potente di noi».17Isacco allora partì di là, s'accampò nella valle di Gherar e vi si stabilì.
18Isacco scavò di nuovo i pozzi d'acqua, che erano stati scavati al tempo di suo padre Abraamo, e che i Filistei avevano turato dopo la morte d'Abraamo; e li chiamò con gli stessi nomi con cui li aveva chiamati suo padre.13Sua madre gli rispose: «Questa maledizione ricada su di me, figlio mio! Ubbidisci pure alla mia voce e va' a prendermi i capretti».14Egli dunque andò a prenderli e li portò a sua madre; e sua madre ne preparò una pietanza saporita, di quelle che piacevano al padre di lui.15Poi Rebecca prese i più bei vestiti di Esaù, suo figlio maggiore, i quali erano in casa presso di lei, e li fece indossare a Giacobbe suo figlio minore;16con le pelli dei capretti gli coprì le mani e il collo, che erano senza peli.17Poi mise in mano a suo figlio Giacobbe la pietanza saporita e il pane che aveva preparato.
18Egli andò da suo padre e gli disse: «Padre mio!» Isacco rispose: «Eccomi; chi sei tu, figlio mio?»13Il SIGNORE stava al di sopra di essa e gli disse: «Io sono il SIGNORE, il Dio d'Abraamo tuo padre e il Dio d'Isacco. La terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua discendenza.14La tua discendenza sarà come la polvere della terra e tu ti estenderai a occidente e a oriente, a settentrione e a meridione, e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza.15Io sono con te, e ti proteggerò dovunque tu andrai e ti ricondurrò in questo paese, perché io non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto».
16Quando Giacobbe si svegliò dal sonno, disse: «Certo, il SIGNORE è in questo luogo e io non lo sapevo!»17Ebbe paura e disse: «Com'è tremendo questo luogo! Questa non è altro che la casa di Dio, e questa è la porta del cielo!»18Giacobbe si alzò la mattina di buon'ora, prese la pietra che aveva messa come capezzale, la pose come pietra commemorativa e vi versò sopra dell'olio.13Appena Labano ebbe udito le notizie di Giacobbe figlio di sua sorella, gli corse incontro, l'abbracciò, lo baciò, e lo condusse a casa sua. Giacobbe raccontò a Labano tutte queste cose;14e Labano gli disse: «Tu sei proprio mie ossa e mia carne!» Così abitò presso di lui per un mese.
Lea e Rachele
Os 12:13; Gc 14:10-13
15Poi Labano disse a Giacobbe: «Perché sei mio parente devi forse servirmi per nulla? Dimmi quale dev'essere il tuo salario».16Or Labano aveva due figlie: la maggiore si chiamava Lea e la minore Rachele.17Lea aveva gli occhi delicati, ma Rachele era avvenente e di bell'aspetto.18Giacobbe amava Rachele e disse a Labano: «Io ti servirò sette anni, per Rachele tua figlia minore».13Lea disse: «Sono felice! perché le fanciulle mi chiameranno beata». Perciò lo chiamò Ascer.
14Ruben uscì al tempo della mietitura del grano e trovò nei campi delle mandragole, che portò a Lea sua madre. Allora Rachele disse a Lea: «Ti prego, dammi delle mandragole di tuo figlio!»15Ma Lea rispose: «Ti pare poco avermi tolto il marito, che mi vuoi togliere anche le mandragole di mio figlio?» E Rachele disse: «Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in compenso delle mandragole di tuo figlio».16Come Giacobbe, sul far della sera, se ne tornava nei campi, Lea uscì a incontrarlo, e gli disse: «Vieni da me, perché ti ho preso per me con le mandragole di mio figlio». Ed egli si coricò con lei quella notte.17Dio esaudì Lea, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figlio.18E lei disse: «Dio mi ha ricompensata, perché ho dato la mia serva a mio marito». E lo chiamò Issacar.13Io sono il Dio di Betel, dove tu versasti dell'olio su una pietra commemorativa e mi facesti un voto. Ora àlzati, parti da questo paese e torna al tuo paese natìo"».
14Rachele e Lea gli risposero: «Abbiamo forse ancora qualche parte o eredità in casa di nostro padre?15Non ci ha forse trattate da straniere, quando ci ha vendute e ha per di più divorato il nostro denaro?16Tutte le ricchezze che Dio ha tolte a nostro padre, sono nostre e dei nostri figli. Fa' dunque tutto quello che Dio ti ha detto».
17Allora Giacobbe si alzò, mise i suoi figli e le sue mogli sui cammelli18e portò via tutto il suo bestiame - tutti i beni che si era procurato, il bestiame che gli apparteneva e che aveva acquistato in Paddan-Aram - per andarsene da suo padre Isacco nel paese di Canaan.Ge 33:8-11; 1S 25:13-2813Egli rimase là quella notte; e di ciò che possedeva prese di che fare un dono a suo fratello Esaù:14duecento capre e venti becchi, duecento pecore e venti montoni,15trenta cammelle che allattavano e i loro piccoli, quaranta vacche e dieci tori, venti asine e dieci puledri.16Li consegnò ai suoi servi, gregge per gregge separatamente, e disse ai suoi servi: «Passate davanti a me e lasciate qualche intervallo tra gregge e gregge».17E diede quest'ordine al primo: «Quando mio fratello Esaù t'incontrerà e ti chiederà: "Di chi sei? dove vai? a chi appartiene questo gregge che va davanti a te?"18tu risponderai: "Al tuo servo Giacobbe; è un dono inviato al mio signore Esaù: ecco, egli stesso viene dietro di noi"».13Giacobbe rispose: «Il mio signore sa che i bambini sono in tenera età e che ho con me delle pecore e delle vacche che allattano; se si forzasse la loro andatura anche per un giorno solo, le bestie morirebbero.14Passi dunque il mio signore davanti al suo servo; e io me ne verrò pian piano, al passo del bestiame che mi precederà, e al passo dei bambini, finché arrivi presso al mio signore, a Seir».15Esaù disse: «Permetti almeno che io lasci con te un po' della gente che ho con me». Ma Giacobbe rispose: «E perché questo? Basta che io trovi grazia agli occhi del mio signore».16Così Esaù, in quel giorno stesso, rifece il cammino verso Seir.
Giacobbe arriva in Canaan
Gs 24:32; Gv 4:5, 12
17Giacobbe partì alla volta di Succot, costruì una casa per sé e fece delle capanne per il suo bestiame; per questo quel luogo fu chiamato Succot.
18Poi Giacobbe, tornando da Paddan-Aram, arrivò sano e salvo alla città di Sichem, nel paese di Canaan, e piantò le tende di fronte alla città.13I figli di Giacobbe risposero a Sichem e a suo padre Camor, ma parlarono loro con astuzia, perché quegli aveva disonorato Dina, loro sorella.14Dissero loro: «Questo non possiamo farlo; non possiamo dare nostra sorella a uno che non è circonciso; perché ciò sarebbe per noi un disonore.15Acconsentiremo alla vostra richiesta soltanto a questa condizione: se sarete come siamo noi, circoncidendo ogni maschio tra di voi.16Allora vi daremo le nostre figlie e noi ci prenderemo le figlie vostre, abiteremo con voi e diventeremo un solo popolo.17Ma se non volete ascoltarci e non volete farvi circoncidere, noi prenderemo la nostra figlia e ce ne andremo».
18Le loro parole piacquero a Camor, e a Sichem, figlio di Camor.13E Dio se ne andò risalendo dal luogo dove gli aveva parlato.14Allora Giacobbe eresse, nel luogo dove Dio gli aveva parlato, un monumento di pietra; vi fece sopra una libazione e vi sparse su dell'olio.15Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato.
Nascita di Beniamino; morte di Rachele
Ge 3:16; 30:1
16Poi partirono da Betel. C'era ancora qualche distanza per arrivare a Efrata, quando Rachele partorì. Ella ebbe un parto difficile.17Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere, perché questo è un altro figlio per te».18Mentre l'anima sua se ne andava, perché stava morendo, chiamò il bimbo Ben-Oni; ma il padre lo chiamò Beniamino.13Questi furono i figli di Reuel: Naat e Zerac, Samma e Mizza. Questi furono i figli di Basmat, moglie di Esaù.14Questi furono i figli di Oolibama, figlia di Ana, figlia di Sibeon, moglie di Esaù; ella partorì a Esaù: Ieus, Ialam e Cora.
15Questi sono i capi dei figli di Esaù: figli di Elifaz, primogenito di Esaù: il capo Teman, il capo Omar, il capo Sefo, il capo Chenaz,16il capo Cora, il capo Gatam, il capo Amalec; questi sono i capi discesi da Elifaz, nel paese di Edom, e sono i figli di Ada.17Questi sono i figli di Reuel, figlio di Esaù: il capo Naat, il capo Zerac, il capo Samma, il capo Mizza; questi sono i capi discesi da Reuel, nel paese di Edom. E sono i figli di Basmat, moglie di Esaù.18E questi sono i figli di Oolibama, moglie di Esaù: il capo Ieus, il capo Ialam, il capo Cora; questi sono i capi discesi da Oolibama, figlia di Ana, moglie di Esaù.13Israele disse a Giuseppe: «I tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem. Vieni, ti manderò da loro». Egli rispose: «Eccomi».14Israele gli disse: «Va' a vedere se i tuoi fratelli stanno bene e se tutto procede bene con il gregge; poi torna a dirmelo». Così lo mandò dalla valle di Ebron, e Giuseppe arrivò a Sichem.15Mentre andava errando per i campi un uomo lo trovò; e quest'uomo lo interrogò, dicendo: «Che cerchi?»16Egli rispose: «Cerco i miei fratelli; ti prego, dimmi dove sono a pascolare il gregge».17Quell'uomo gli disse: «Sono partiti di qui, perché li ho uditi che dicevano: "Andiamocene a Dotan"». Giuseppe andò quindi in cerca dei suoi fratelli e li trovò a Dotan.
18Essi lo videro da lontano e, prima che egli fosse vicino a loro, complottarono per ucciderlo.13Tamar ne fu informata. Le dissero: «Ecco, tuo suocero sale a Timna a tosare le sue pecore».14Allora ella si tolse le vesti da vedova, si coprì d'un velo, se ne avvolse tutta e si mise seduta alla porta di Enaim che è sulla via di Timna; infatti, aveva visto che Sela era cresciuto, e tuttavia lei non gli era stata data in moglie.
15Come Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché ella aveva il viso coperto.16Avvicinatosi a lei sulla via, le disse: «Lasciami venire da te!» Infatti non sapeva che quella fosse sua nuora. Lei rispose: «Che mi darai per venire da me?»17Egli le disse: «Ti manderò un capretto del mio gregge». E lei: «Mi darai un pegno finché tu me lo abbia mandato?»18Ed egli: «Che pegno ti darò?» L'altra rispose: «Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano». Egli glieli diede, andò da lei ed ella rimase incinta di lui.13Quando lei vide che egli le aveva lasciato la veste in mano e che era fuggito,14chiamò la gente di casa sua e disse: «Vedete, ci ha portato un Ebreo perché questi si prendesse giuoco di noi; egli è venuto da me per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce.15E com'egli ha udito che io alzavo la voce e gridavo, mi ha lasciato qui la sua veste ed è fuggito».16E si tenne accanto la veste di lui finché il suo padrone non tornò a casa.17Allora gli parlò in questa maniera: «Quel servo ebreo che hai condotto in casa è venuto da me per prendersi giuoco di me.18Ma appena io ho alzato la voce e ho gridato, egli mi ha lasciato qui la sua veste ed è fuggito».13fra tre giorni il faraone ti farà rialzare il capo, ti ristabilirà nel tuo incarico e tu darai in mano al faraone la sua coppa, come facevi prima, quando eri suo coppiere.14Ma ricòrdati di me, quando sarai felice, e sii buono verso di me, ti prego; parla di me al faraone e fammi uscire da questa casa,15perché io fui portato via di nascosto dal paese degli Ebrei e anche qui non ho fatto nulla per essere messo in questo sotterraneo».
16Il capo dei panettieri, vedendo che l'interpretazione era favorevole, disse a Giuseppe: «Anch'io! Nel mio sogno avevo tre canestri di pane bianco sul capo;17nel canestro più alto c'era per il faraone ogni sorta di vivande cotte al forno; e gli uccelli le mangiavano dentro al canestro sul mio capo».18Giuseppe rispose e disse: «Questa è l'interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni.13E le cose avvennero secondo l'interpretazione che egli ci aveva data: il faraone ristabilì me nel mio incarico e l'altro lo fece impiccare».
14Allora il faraone mandò a chiamare Giuseppe. Lo fecero subito uscire dalla prigione sotterranea. Egli si rase, si cambiò il vestito e andò dal faraone.15Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e non c'è chi lo possa interpretare. Ho udito dire di te che, quando ti raccontano un sogno, tu lo puoi interpretare».16Giuseppe rispose al faraone dicendo: «Non sono io, ma sarà Dio che darà al faraone una risposta favorevole».
17Allora il faraone disse a Giuseppe: «Nel mio sogno io stavo sulla riva del Fiume;18quand'ecco salire dal Fiume sette vacche grasse e di bell'aspetto e che si misero a pascolare nella giuncaia.13Quelli risposero: «Noi, tuoi servi, siamo dodici fratelli, figli di uno stesso uomo, del paese di Canaan. Ecco, il più giovane è oggi con nostro padre, e uno non è più».14E Giuseppe disse loro: «La cosa è come v'ho detto; siete delle spie!15Ecco come sarete messi alla prova: per la vita del faraone, non uscirete di qui fin tanto che non sarà arrivato il vostro fratello più giovane.
16Mandate uno di voi a prendere vostro fratello e voi resterete qui in carcere, perché le vostre parole siano messe alla prova e si veda se c'è del vero in voi; se no, per la vita del faraone, siete delle spie!»17E li mise assieme in prigione per tre giorni.
18Il terzo giorno, Giuseppe disse loro: «Fate questo e vivrete; io temo Dio!13Prendete anche vostro fratello e andate, tornate da quell'uomo.14Dio onnipotente vi faccia trovar grazia davanti a quell'uomo, così che egli vi rilasci l'altro vostro fratello e Beniamino. Se devo essere privato dei miei figli, che io lo sia!»
Ro 12:19-21; 1Te 5:1515Quelli presero dunque questo dono, presero con sé il doppio del denaro e Beniamino, e partirono; scesero in Egitto e si presentarono davanti a Giuseppe.
16Come Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: «Conduci questi uomini in casa, macella e prepara tutto, perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno».17L'uomo fece come Giuseppe aveva ordinato e li condusse in casa di Giuseppe.18E quelli ebbero paura, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: «Siamo portati qui a motivo di quel denaro che ci fu rimesso nei sacchi la prima volta; egli vuole darci addosso, piombare su di noi e prenderci come schiavi, con i nostri asini».13Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaricò il suo asino e tornarono alla città.14Giuda e i suoi fratelli arrivarono alla casa di Giuseppe, il quale era ancora lì; si gettarono con la faccia a terra davanti a lui.15Giuseppe disse loro: «Che azione è questa che avete fatto? Non lo sapete che un uomo come me ha il potere di indovinare?»16Giuda rispose: «Che diremo al mio signore? Quali parole useremo? O come ci giustificheremo? Dio ha trovato l'iniquità dei tuoi servi. Ecco, siamo schiavi del mio signore: tanto noi, quanto colui in mano del quale è stata trovata la coppa».17Ma Giuseppe disse: «Dio mi guardi dal far questo! L'uomo nella cui mano è stata trovata la coppa, lui sarà mio schiavo; quanto a voi, tornate in pace da vostro padre».
Ge 42:29-38; 43:1-1418Allora Giuda si avvicinò a Giuseppe e disse: «Mio signore, permetti al tuo servo di fare udire una parola al mio signore. La tua ira non si accenda contro il tuo servo, poiché tu sei come il faraone.13Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto e tutto quello che avete visto; e fate che mio padre scenda presto qua».
14Poi si gettò al collo di Beniamino, suo fratello, e pianse; e Beniamino pianse sul collo di lui.15Baciò pure tutti i suoi fratelli, piangendo. Dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui.
Ge 46:1-7, 28-3016Intanto la voce si diffuse nella casa del faraone, e si disse: «Sono arrivati i fratelli di Giuseppe». Questo piacque al faraone e ai suoi servitori.17Il faraone disse a Giuseppe: «Di' ai tuoi fratelli: "Fate questo: caricate le vostre bestie e andate, tornate al paese di Canaan;18prendete vostro padre, le vostre famiglie e venite da me; io vi darò il meglio del paese d'Egitto e voi mangerete il grasso della terra".13I figli d'Issacar: Tola, Puva, Iob e Simron.
14I figli di Zabulon: Sered, Elon e Ialeel.15Questi sono i figli che Lea partorì a Giacobbe a Paddan-Aram, oltre a Dina, figlia di lui. I suoi figli e le sue figlie erano in tutto trentatré persone.
16I figli di Gad: Sifion, Agghi, Suni, Esbon, Eri, Arodi e Areli.
17I figli di Ascer: Imna, Tisva, Tisvi, Beria e Serac loro sorella; i figli di Beria: Eber e Malchiel.
18Questi furono i figli di Zilpa che Labano aveva dato a sua figlia Lea; lei li partorì a Giacobbe: in tutto sedici persone.
Ge 41:30-36, 48-5713In tutto il paese non c'era pane, perché la carestia era gravissima; il paese d'Egitto e il paese di Canaan soffrivano a causa della carestia.14Giuseppe raccolse tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, come prezzo del grano che si comprava; Giuseppe portò questo denaro nella casa del faraone.15Quando il denaro fu esaurito nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe e dissero: «Dacci del pane! Perché dovremmo morire in tua presenza? Infatti il denaro è finito».16Giuseppe disse: «Se non avete più denaro, date il vostro bestiame e io vi darò del pane in cambio del vostro bestiame».17Quelli condussero a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppe diede loro del pane in cambio dei loro cavalli, delle loro greggi di pecore, delle loro mandrie di buoi e dei loro asini. Così fornì loro del pane quell'anno, in cambio di tutto il loro bestiame.
18Passato quell'anno, tornarono da lui l'anno seguente e gli dissero: «Noi non nasconderemo al mio signore che il denaro è esaurito e le mandrie del nostro bestiame sono passate al mio signore. Non resta più nulla che il mio signore possa prendere, tranne i nostri corpi e le nostre terre.13Poi Giuseppe li prese tutti e due: Efraim alla sua destra, alla sinistra d'Israele, e Manasse alla sua sinistra, alla destra d'Israele, e li fece avvicinare a lui.14E Israele stese la sua mano destra e la posò sul capo di Efraim, che era il più giovane, e posò la sua mano sinistra sul capo di Manasse, incrociando le mani; perché Manasse era il primogenito.15Benedisse Giuseppe e disse: «Il Dio alla cui presenza camminarono i miei padri Abraamo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino a questo giorno,16l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi ragazzi! Siano chiamati con il mio nome, con il nome dei miei padri, Abraamo e Isacco, e si moltiplichino abbondantemente sulla terra!»17Quando Giuseppe vide che suo padre posava la mano destra sul capo di Efraim, ne ebbe dispiacere e prese la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e metterla sul capo di Manasse.18Giuseppe disse a suo padre: «Non così, padre mio, perché questo è il primogenito; metti la tua mano destra sul suo capo».13Zabulon abiterà sulla costa dei mari; sarà sulla costa dove approdano le navi,
il suo fianco s'appoggerà a Sidone.
14Issacar è un asino robusto sdraiato fra due ovili.
15Egli ha visto che il riposo è buono
e che il paese è ameno;
ha curvato la spalla per portare il peso,
ed è stato costretto ai lavori forzati.
16Dan giudicherà il suo popolo,
come ogni altra tribù d'Israele.
17Dan sarà una serpe sulla strada,
una vipera cornuta sul sentiero,
che morde i garretti del cavallo
e fa cadere il cavaliere all'indietro.
18Io aspetto la tua salvezza, o SIGNORE!
13lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella grotta del campo di Macpela, che Abraamo aveva comprato, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua proprietà, di fronte a Mamre.14Giuseppe, dopo aver sepolto suo padre, tornò in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre.
Ge 45:1-11; Cl 3:12-1415I fratelli di Giuseppe, quando videro che il loro padre era morto, dissero: «Chi sa se Giuseppe non ci porterà odio e non ci renderà tutto il male che gli abbiamo fatto?»16Perciò mandarono a dire a Giuseppe: «Tuo padre, prima di morire, diede quest'ordine:17Dite così a Giuseppe: Perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato; perché ti hanno fatto del male. Ti prego, perdona dunque ora il misfatto dei servi del Dio di tuo padre!» Giuseppe, quando gli parlarono così, pianse.18I suoi fratelli vennero anch'essi, si inchinarono ai suoi piedi e dissero: «Ecco, siamo tuoi servi».