Dio mi ha guarita

“Io riconosco che tu puoi tutto e nulla può impedire di eseguire un tuo disegno” [Giobbe 42:2]

Un bel giorno tutto cambiò! Voglio raccontarti di come Dio è intervenuto meravigliosamente nella mia vita. Mi chiamo Rosangela, sono nata in Germania in una famiglia di credenti e fin da piccola mi è stato insegnato il timore di Dio e che Lui è un Dio d’amore, ma questo non lo avevo ancora sperimentato personalmente. Ero la tipica brava ragazza con la passione per la musica e il canto, che non aveva mai fatto nulla di male. Ma una mattina del maggio 1997 la mia vita è stata messa letteralmente sottosopra, tutto cambiò improvvisamente. Mi ero alzata dal letto come sempre, ma mi accorsi subito che qualcosa non stava funzionando: dall’occhio destro non vedevo più nulla e la gamba destra era paralizzata e priva di sensibilità. Mi prese il panico perché non sapevo che cosa mi stava accadendo. Mi portarono in ospedale dove mi ricoverarono con urgenza e qui si susseguirono visite mediche e indagini diagnostiche per capire la mia situazione. Mi riscontarono un tumore alla colonna vertebrale all’altezza del collo, oltre a questo il sistema immunitario era quasi al collasso. Le visite mediche si intensificarono e decisero di sottopormi a un prelievo del midollo spinale. Quando arrivò il responso fu una sentenza, mi dissero: “Rosangela ci dispiace dirti che oltre ad un tumore hai anche una forma di Sclerosi Multipla in stato avanzato e irreversibile. Ci spiace, ma al momento non ci sono cure per questa patologia”. Come se questo se non bastasse, mi dissero anche che non avrei potuto avere figli. 

Queste notizie mi scossero profondamente: ero a pezzi e iniziai a realizzare come questa malattia non desse alcuna speranza di vita. Con i miei 20 anni ero la paziente più giovane ricoverata in quel reparto, e i medici mi proposero di provare una terapia in fase sperimentale dagli esiti non molto certi. Avevo iniziato a pregare ardentemente Dio per un Suo intervento e sentii nel cuore di rifiutare la proposta di terapia. 

Passavano giorni e mesi durante i quali i medici mi sostenevano somministrandomi del cortisone nell’attesa che io cambiassi idea, ma io rimanevo ferma nella certezza che Dio avrebbe operato nella mia vita. In questi mesi difficili non mi è mai mancato il prezioso affetto e la vicinanza di tutti i membri della comunità, in particolare dei giovani di Ulm (Germania) che frequentavo: sono stati per me di benedizione, un vero incoraggiamento e un forte sostegno in preghiera. 

Nel lungo periodo di ricovero qualcosa in me era cambiato, il Signore aveva messo in me una profonda pace mai provata prima, unita alla certezza che solo Lui poteva cambiare la mia situazione. Dio mise in me la certezza che solo Lui sarebbe stato la soluzione a tutto. 

Passavano i giorni e il Signore rafforzava la mia fede in Lui, rimasi così ferma nella preghiera chiedendoGli una guarigione completa del corpo. 

Il mio cuore era davvero sereno e fiducioso nel Signore tanto che questa serenità è stata notata oltre che dalla mia compagna di camera anche dal personale medico e infermieristico, al punto che mi chiesero come mai fossi così serena e per nulla preoccupata. È stata una occasione per parlare loro del Signore e della mia completa fiducia nella Sua Onnipotenza, di dire loro come fossi convinta che Lui era in grado di risollevare la mia vita guarendomi completamente. 

Ricordo quando un giorno, mentre ero coricata con gli occhi chiusi nel mio letto e stavo pregando, cantando lodi al Signore, aprii gli occhi e vidi una schiera di medici tutti attorno al mio letto e preoccupati per il mio stato d’animo che mi suggerirono di avere degli incontri di sostegno con lo psicologo dell’ospedale. Io mi mise a sorridere, rispondendo loro come non fossi pazza, ma che semplicemente stavo spandendo il mio cuore davanti a Dio, Colui che tutto può. 

Con il passare delle settimane la mia fede si rafforzava sempre di più, ma anche iniziai a sentirmi decisamente meglio. 

Non capivo come fosse possibile, ma il mio corpo stava riprendendo vita: la mia gamba stava riacquistando forza e sensibilità e la vista stava lentamente ritornando. 

I medici non credevano al mio recupero e continuavano a dirmi che non era possibile quello che mi stava accadendo, per loro era inspiegabile e pensarono che tutto fosse solo frutto della mia immaginazione perche lo stato della malattia era cosi avanzata che umanamente era impossibile tornare indietro e guarire. 

Alle loro teorie io rimasi determinata e fiduciosa nel Signore e chiesi con insistenza che mi eseguissero altri esami approfonditi per dimostrare che il mio recupero non era frutto di immaginazione. Dopo lunga insistenza acconsentirono e gli esiti dimostrarono che il recupero era in corso: i medici rimasero scioccati e continuavano a dirmi che quello che mi stava accadendo non era umanamente possibile. 

La mia fede si rafforzava ogni giorno di più, anche se non vi nascondo che non fu un periodo facile per me dovendo lottare ogni singolo giorno con pensieri che cercavano di abbattermi. 

Dopo mesi di ricovero arrivò il giorno in cui i medici decisero di dimettermi dall’ospedale perché la malattia stava regredendo completamente e io mi sentivo decisamente meglio: i sintomi erano quasi completamente scomparsi, la gamba stava riprendendo completamente funzionalità, anche l’occhio era in netta ripresa. 

Dopo qualche giorno dovetti recarmi per fare le ultime visite di controllo dalle quali risultò che ero guarita completamente dalla Sclerosi Multipla e che il tumore alla colonna vertebrale era miracolosamente scomparso. I medici erano increduli: ero completamente guarita da una malattia inguaribile per l’uomo. 

Uscii da quell’ospedale glorificando Dio, provando tanta gioia e gratitudine verso il mio Dio che ha cambiato la sentenza dell’uomo guarendomi completamente. 

Il Signore è fedele, dopo qualche anno mi sono sposata, quando arrivò il momento andai da quel medico che mi aveva avuto in cura per informarlo che stavo aspettando un bambino che si chiama Simone, che significa “il Signore ha esaudito le mie preghiere” e oggi ha 23 anni. Dopo tre anni arrivò anche un altro dono prezioso, Cristian. Dio è fedele e questa è la mia esperienza ma Dio è lo stesso, ieri, oggi e in eterno e si è usato di questa malattia per cambiare la mia vita. 

E questa testimonianza serve per dirti, caro lettore, che Dio ha un piano anche per la tua vita, come l’ha avuto per la mia. Qualsiasi sentenza l’uomo possa avere espresso per te, ricordati di aspettare la risposta di Dio. Questa risposta è Gesù! Abbi fede e coraggio di gridare a Lui e sperimenterai l’amore di Dio, l’unico in grado di aprire una via nuova per te. Dio ti Benedica.

Rosangela Triolo

da Cristiani Oggi – ottobre 2023