Gesù è il Signore di tutti

Negli ultimi anni, si parla sempre più spesso di scontro generazionale. Oggi viviamo in una società nella quale differenti generazioni si trovano a convivere e, appunto, a scontrarsi: i cambiamenti sono oramai così veloci che qualche problema si genera automaticamente.

Ma che cosa si intende con la parola “generazione”? Questo termine indica un gruppo di individui che, vissuti nello stesso periodo di tempo e segnati dagli stessi eventi, condividono parzialmente sia il modo di vivere il presente sia il modo di intendere il futuro. 

Se in ambito statistico l’intervallo tra una generazione e l’altra è pari a 25 anni, la sociologia nell’ultimo secolo ha individuato e definito delle generazioni molto più brevi:

I Boomers. Sono i nati tra il 1946 e il 1964. Crescono nel dopoguerra, in un’epoca di grande sviluppo, pertanto i loro sacrifici sono stati pienamente ricompensati: hanno lavorato, comprato casa e messo su famiglia. Si informano attraverso la televisione, la radio e la carta stampata.

La Generazione X. Sono i nati tra il 1965 e il 1980. Spesso definiti “invisibili”, in quanto chi li ha preceduti ha saputo imporsi, privandoli così di un’identità sociale e culturale ben definita. A motivo del lavoro, hanno spesso lasciato i propri figli da soli, influenzando negativamente l’educazione della generazione successiva. Si informano attraverso i media tradizionali e hanno un rapporto (conflittuale) con il mondo digitale.

I Millennials (detti anche Generazione Y). Sono i nati tra il 1981 e il 1996. Si tratta dei primi nativi digitali, infatti usano Internet in ogni ambito della loro vita. Sono anche i primi veri “cittadini del mondo”. Nel 2013, la rivista americana Time ha dedicato loro un articolo dal titolo emblematico “The Me Me Me Generation” (J. Stein, in Time, 20 maggio 2013), dove venivano descritti come pigri, superficiali, egocentrici e vanitosi. Si informano attraverso i nuovi media.

La Generazione Z. Sono i nati tra il 1997 e il 2012. Stanno crescendo in un mondo che cambia rapidamente, senza però dare loro buone prospettive future. Dimostrano tuttavia una resilienza degna di nota: alternano o sovrappongono lavoro, studio e tempo libero nel bel mezzo delle molteplici distrazioni che vengono dagli smartphone. Soffrono di un senso di inadeguatezza, di difficoltà relazionali e di deficit dell’attenzione. Si informano attraverso le amicizie e gli influencer.

Ecco allora che le aziende studiano il modo di rivolgersi a ciascuna generazione, specializzandosi in una fascia d’età piuttosto che in un’altra. Agiscono allo stesso modo gli artisti, il mondo del cinema, le case di moda, le produzioni televisive e così via. 

E invece che cosa accade con Gesù e con l’Evangelo? Spesso si pensa che le questioni religiose siano solo per le persone più anziane, immaginando subito riunioni in chiese semideserte e frequentate solo da nonnine intente a ripetere a memoria preghiere e canti. Ammesso e non concesso che la religione sia solo per gli anziani, così non è per l’Iddio vivente e vero! L’Eterno desidera prendersi cura di ogni individuo, a prescindere dalla sua età, infatti egli è il Signore di tutti! 

Dio ancora nel 2023 si rivolge e parla sia ai giovani che agli anziani, come ha sempre fatto sin dalla creazione dell’uomo. Ogni anima è preziosa per il Signore: non importa se chi sta leggendo è un Boomer o un Millennialoggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori (lettera agli Ebrei 4:7).

In modo particolare, se sei giovane e pensi che in questo momento hai cose troppo importanti per poter dedicare il tuo tempo a Dio, non dimenticare che “ogni carne è come l’erba, e ogni sua gloria come il fiore dell’erba, l’erba diventa secca e il fiore cade” (prima lettera di Pietro 1:24). 

Possa la Chiesa del Signore avere giovani e anziani che amano il Signore e si rispettano reciprocamente, sapendo che Dio si userà di entrambi i gruppi, infatti «la bellezza dei giovani sta nella loro forza, e l’onore dei vecchi, nella loro canizie» (libro dei Proverbi 20:29); e «I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano» (libro di Isaia 40:30-31). 

Qualsiasi età tu abbia, Gesù ti vuole incontrare, Gesù ti vuole far sperimentare la gioia della salvezza, Gesù ti vuole battezzare di Spirito Santo, Gesù ti vuole benedire, guidare e condurre al traguardo eterno. 

Un cantico conclude la raccolta “Inni di Lode” con queste parole: “È Gesù il Suo nome tra le genti, in Lui si incontrano le età…”

Simon Pietro De Liso

da Cristiani Oggi ottobre 2023