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Io so in Chi ho creduto

Avvicinati a Dio

ringrazio Dio per come ha cambiato la mia vita

Nove anni fa mi sono ritrovata, per la prima volta in una famiglia dove, prima di mangiare, si pregava. Ricordo di aver pensato: “Ma siamo nel ventunesimo secolo!” Com’ero finita lì? Ora è semplice e l’ho capito: era parte del piano perfetto di Dio! Frequentavo Luigi, il giovane conosciuto quasi “per caso” che oggi è mio marito. Lui abitava al nord, io a Roma con la mia famiglia. Un giorno il papà di Luigi ha iniziato a parlarmi dell’esistenza di Dio, della Sua grandezza, delle opere che ha compiuto e degli ostacoli del nemico perché Lo riconosciamo. Nata e cresciuta in una famiglia con insegnamenti religiosi tradizionali, fin da piccola ho sempre creduto in Gesù, ma mancava in me la vera unione con Lui! Nell’estate del 2013 abbiamo trascorso con Luigi e la sua famiglia un periodo di vacanza nella loro regione di origine, la Calabria. Una sera siamo stati invitati a partecipare a una riunione nella locale chiesa evangelica. Mentre ero seduta su uno di quei banchi e ascoltavo ogni parola che mi giungeva era come se il Signore stesso mi parlasse, avvertivo per la prima volta la Sua presenza. Nella speranza che potesse proteggermi, solitamente portavo una collana con un medaglione e un crocefisso. In quei momenti non mi sono più sentita a mio agio e l’ho tolta senza che nessuno mi dicesse niente. Poco dopo con delle salviettine ho iniziato anche a togliermi il trucco che avevo, non mi sentivo proprio più di portarlo! A casa ho iniziato a raccontare a tutti l’accaduto, anche se presto misi da parte quelle “sensazioni”, dimenticandole appena rientrati dalle vacanze. Nel corso dell’inverno, nelle mie visite “al nord” ho partecipato ai culti con Luigi e la sua famiglia. Nell’agosto del 2014, nel periodo delle ferie, sono tornata in quella chiesa in cui il Signore mi aveva toccato il cuore l’anno prima. Lì, sul banco dov’ero seduta, davanti ai miei occhi c’era il foglietto di un calendario cristiano. Non era recente, forse era dell’anno prima, ma riportava un verso del libro della Genesi: “Ti prego, falli avvicinare a me e io li benedirò!” (libro della Genesi 48:9). Il titolo del breve invito era: “Avvicinati a Dio!”. In quel momento compresi che non poteva certo essere un caso, ma era la conferma che aspettavo: Dio davvero voleva avermi vicino a Lui!

Tutto è cambiato: ho iniziato a pormi come obiettivo quello di conoscere la Parola di Dio e ho provato il desiderio di battezzarmi. Successivamente ho chiesto al Signore di aiutarmi a realizzare un desiderio grande, quello di sposarmi con Luigi! Anche in questo Dio ha risposto! In poco tempo ho affrontato con il Signore tanti ostacoli, fra questi l’opposizione di mia madre che non accettava la mia conversione e il mio trasferimento. Ma nei momenti difficili ho chiesto aiuto al Signore, che mi ha incoraggiata con un verso del Salmo 118: “Il Signore è per me, io non temerò; che cosa può farmi l’uomo?”. È stato così: Dio è fedele e ha mantenuto la Sua promessa. Il 10 maggio 2015 sono scesa nelle acque battesimali nella chiesa di Lonigo, insieme a Luigi, un’emozione grande, e mia madre era lì, presente, toccata anche lei dalla presenza del Signore. Poi il 3 ottobre 2015 il desiderio di sposarmi con Luigi si è realizzato. Dio ha fatto cose grandi per noi anche se, quando eravamo lontani dal Signore, la nostra idea era stata quella di convivere, o di sposarci civilmente! Grazie a Dio le cose sono cambiate, trasformate direi. Ricordo che nei mesi di attesa dal battesimo al matrimonio, mentre abitavo a Roma, ogni domenica andavo al culto in una piccola comunità vicino a casa. Ho sperimentato come il Signore abbia approvato il mio piccolo impegno, dandomi forza e coraggio nell’attesa del trasferimento. Vi confesso che non è stato facile e che ho sofferto nel lasciare i miei genitori, i famigliari, il lavoro, la città… ma mi ha sostenuto la certezza di stare facendo la volontà di Dio, che mi ha aiutato a superare ogni difficoltà.

A distanza di anni posso dire che il Signore è grande e buono. Io e mio marito siamo in attesa di un intervento da parte del Signore perché dopo il matrimonio è nato il desiderio di diventare genitori e accrescere la famiglia. Per diverse coppie è cosa facile, hanno grazia di essere subito esaudite, ma per noi ancora non è così. Ci facciamo domande che non hanno risposta, ma abbiamo una certezza nella fede in Cristo Gesù. Abbiamo fatto dei controlli approfonditi, tanto che i medici hanno definito il nostro caso “sterilità inspiegata”. Noi crediamo che, anche se per i medici la situazione è “inspiegata”, per Dio non lo è. Il Signore che ci ha sempre sostenuti, ancora continua a farlo! Ho sentito il bisogno di maggiore consacrazione al Signore e ho iniziato a chiederGli la pienezza dello Spirito Santo, ed il 14 novembre 2016 Dio mi ha risposto dimostrandomi ancora una volta il Suo grande amore e la Sua fedeltà. Mi è servito molto: avevo bisogno del Consolatore nei momenti tristi e di sconforto, avevo bisogno di una guida che mi indicasse la strada da intraprendere. Dopo una visita e un intervento chirurgico, il medico mi ha confermato che per la mia patologia ho meno possibilità delle altre donne di intraprendere una gravidanza. Sentirsi annunciare il rischio di diventare sterile a ventisette anni, ovviamente, mi ha portato sconforto, ma con mio marito sto pregando il Signore al Quale tutto è possibile! Che cosa posso dire oggi? Che anche se il Signore ancora non ha messo la Sua mano, con fede noi aspettiamo la Sua risposta e Lo ringraziamo per quello che ancora non vediamo, ma che per certo, se è nella Sua volontà, ci donerà. Personalmente ringrazio Dio per come ha cambiato la mia vita, per come ha modellato il cuore di mia madre, per come mi ha dato grazia di sposarmi in chiesa, perché ho un marito che mi ama e, nonostante le difficoltà, mi è vicino e possiamo pregare insieme per il nostro desiderio. Grazie a Dio per la famiglia in Cristo che mi ha dato, grazie ancora a Lui per la casa, per il lavoro, per ogni cosa che Lui mi dona. Concludo questa mia testimonianza con un verso della Parola che mi ha accompagnata fin dai primi giorni di conversione: “In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome Egli ve la donerà” (Vangelo di Giovanni 16:23).

Martina Tenaglia