Io so in Chi ho creduto

NUOVE FORZE E NUOVE ENERGIE in Gesù

Mi chiamo Simona, ho 33 anni e vivo a San Cataldo (CL). Ringrazio Dio per l’opera che Egli ha compiuto nella mia vita quando L’ho accettato come mio personale Salvatore, Dio mi ha cambiato radicalmente. Fin da piccolina ho ricevuto gli insegnamenti della Parola di Dio, ma ero una ragazza fredda ed insensibile e crescendo ho voluto abbandonare gli insegnamenti ricevuti e allontanarmi da Dio. Ma nonostante tutto Dio non mi ha lasciato e non mi ha abbandonato. Infatti ho ricordato che c’era qualcuno che poteva aiutarmi e che mi amava in un momento di grande sofferenza, quando mi sono ritrovata da sola a vivere un triste momento di profonda solitudine, nonostante fossi circondata dai familiari e da tanti che mi volevano bene; riconobbi che solo Dio poteva aiutarmi e decisi allora di rivolgerGli una preghiera, dicendo soltanto: “Signore, salvami, perdona il mio peccato e dammi quella pace e quella gioia che tanto mancano dentro di me e che solo tu puoi donare”. In quell’istante la mia condizione interiore è cambiata perché Dio aveva davvero perdonato i miei peccati mettendo nel mio cuore la gioia della salvezza.

Da quel momento è nato nel mio cuore il desiderio di servirLo e ho pregato tanto affinché Dio aprisse la strada giusta, al momento giusto. Egli mi ha donato la salvezza, il battesimo nello Spirito Santo, ma anche la gioia di sposare un uomo che ha lo stesso desiderio di servirLo pienamente e incondizionatamente.

Egli mi sta dando anche la gioia di avere in grembo un bimbo, ma proprio in questo momento così bello e gioioso della gravidanza mi sono ritrovata a combattere personalmente contro questa pandemia, la stessa che sta sconvolgendo milioni di persone in tutto il mondo, dalla quale tutti stiamo pregando che Dio possa liberarci. Infatti anch’io ho contratto il virus Covid-19, immaginate lo sconforto al momento della notizia! Proprio io, in gravidanza!

Ho avuto grande paura e ho subito esclamato: “Che sarà di me e soprattutto che sarà del mio bambino?”. Ho avuto un momento di grande confusione e smarrimento accompagnato da sconforto e tristezza. Da quel momento è iniziato il mio isolamento, dovevo stare lontana da mio marito, vivere quei momenti da sola e in più non potevo prendere nessuna medicina visto il mio stato. Inizialmente i sintomi erano lievi, ma con il passare dei giorni sono peggiorati. Le forze iniziavano ad abbandonarmi, non avevo neanche la forza di parlare, di camminare e ho dovuto passare le mie giornate a letto. Ricordo un momento in maniera particolare quando, sfinita, ho creduto che stavo per morire e ho pensato: “Questa volta non c’è più speranza, non ce la farò”. Nessuno poteva aiutarmi! Nonostante tutto mi sono ricordata che lo stesso Dio che tanti anni fa aveva trasformato la mia vita, liberandomi dalla sofferenza e dalla solitudine, era con me in quei momenti e ho avuto la consapevolezza che Egli aveva il controllo di ogni cosa.

In quel momento particolare in cui ho pensato di morire, ho fatto una preghiera sincera e fiduciosa chiedendo l’intervento di Dio su di me e dopo qualche istante mi sono sentita diversa. La mia condizione fisica era in netto miglioramento, la stanchezza andava via via lasciando posto a nuove forze e nuove energie. Sentivo che Dio aveva operato nella mia vita ma, nonostante questi momenti di gioia, purtroppo, quando i medici venivano per il tampone di controllo, più volte sono risultata positiva e non nego che il mio cuore si rattristava nuovamente lasciandomi cattivi pensieri come se le cose non dovessero cambiare mai. Ma Dio è buono e aveva operato nella mia vita, ne ero sicura. In quei giorni, mediante una predicazione della Parola che ho potuto ascoltare, il Signore mi ha parlato con l’esempio di Paolo e Sila: erano in prigione, legati ai ceppi ma cantavano e glorificavano Dio. Io mi sentivo come loro: in prigione, senza via d’uscita, ma ho cominciato a cantare e glorificare Dio e una pace profonda è scesa nel mio cuore e una certezza che, come Paolo e Sila furono liberati dalla prigione in maniera miracolosa, così anche io sarei stata liberata dalla potente mano di Dio.

Dopo 25 giorni di isolamento ho imparato e ancora constatato che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, che ascolta le preghiere dei Suoi figli. Dio ha ascoltato la mia supplica e Lo ringrazio per la Sua fedeltà nei miei confronti preservando soprattutto il mio piccolo bimbo. Un verso mi ha accompagnato in questa particolare situazione: “Dio è per noi un rifugio ed una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà” (Salmo 46:1)

Simona Forbice

 

Cristiani Oggi

marzo 2021