
Campo di missione
Mi chiamo Denise, ho 26 anni e sono nata in una famiglia di credenti. Mio nonno era il pastore della comunità di cui facevamo parte io e la mia famiglia. Sono così cresciuta in un contesto familiare sano: i miei genitori impartirono a me e ai miei fratelli i giusti e buoni insegnamenti cristiani. Questo è tutt’ora per me motivo di grande ringraziamento perché ho avuto il privilegio di conoscere l’amore di Dio fin dalla mia tenera età. Infatti, proprio in quegli anni della mia vita che è stato edificato nel mio cuore il fondamento in Dio, e, per tale ragione ritengo essenziale ed importante il servizio che si svolge con i bambini parlando loro di Gesù. Non so dove mi troverei oggi se quegli insegnamenti non avessero ancorato saldamente la mia vita al Signore.
La prima volta che sentii parlare riguardo l’opera missionaria ero davvero molto piccola. Dopo l’esplosione della centrale di Chernobyl, in Bielorussia, i miei genitori sentirono nel cuore, così come molti altri fratelli e sorelle, di fare qualcosa per quel paese. Ricordo che, assieme alla chiesa locale, iniziammo a raccogliere farmaci e vestiti da donare alla popolazione bielorussa. Anche a distanza di tempo, con il passare degli anni, non ho mai cessato di pensare a quel popolo ma, al contrario, iniziai a sviluppare una grande sensibilità nei confronti di chiunque si trovasse nel bisogno. Probabilmente, affinché potessi realmente comprendere il disagio dei più bisognosi, il Signore ha voluto che, attraverso diverse situazioni createsi nella mia famiglia, io stessa diventassi una ragazzina bisognosa.
Ero ancora una bambina, infatti, quando un triste evento portò lo scompiglio e la distruzione della nostra famiglia: iniziammo ad avere seri problemi economici e mia madre dovette aumentare le ore di lavoro per riuscire a sostenere le spese, non potendo così dedicare del tempo a noi figli. Vidi crollare tutti i miei pilastri e le mie sicurezze; questa situazione rubò la spensieratezza del mio essere bambina, dovendo crescere prima del previsto. Nonostante le numerose difficoltà continuammo a frequentare la chiesa e Dio rimase sempre fedele: vidi compiere opere meravigliose attraverso miracoli e guarigioni nella mia vita e tra i membri della mia famiglia, ma dovetti affrontare e superare molti pericoli a causa della mancanza della presenza costante dei miei genitori e della loro protezione. Attraversai molti momenti difficili e di grande sconforto, provavo insoddisfazione e solitudine che, in alcune circostanze, mi portarono a pensare che alcune situazioni non sarebbero mai cambiate e che avrei dovuto rassegnarmi a convivere con esse. Permisi che questi forti disagi mi ferissero e schiacciassero, fino a che, un giorno mi portarono davanti a un serio pericolo. Non ero solita rispondere al male ricevuto, né in grado di prendere una posizione ribellandomi alle ingiustizie o alle situazioni nelle quali mi sentivo “scomoda”, e, restando continuamente sottomessa agli eventi, arrivò il giorno in cui credetti sarebbe davvero finita. Pensavo che non sarei mai più tornata a casa, ero quasi certa si sarebbe conclusa così la mia vita o che comunque ciò che stava per accadere mi avrebbe rovinato per sempre l’esistenza ma Dio udii le mie suppliche e mi liberò da quella situazione come solo Lui può fare. Quel giorno compresi che Dio è Onnipotente ed in Lui c’è vita! Fu allora che in lacrime Gli chiesi di prendere la mia vita, nella quale non riuscivo a trovare un senso e di donarmi Lui una ragione per la quale vivere. Fu così che Egli compì il più grande miracolo, non solo salvando la mia vita, ma dimostrandomi anche che era interessato a me, che mi amava e che avrebbe potuto liberarmi da ogni male in quello stesso istante. Con coraggio presi una forte posizione nei confronti del Signore, pronta ad ogni cosa pur di schierarmi con l’esercito di Dio e contro tutto ciò che mi teneva lontana da Lui. Dal giorno dopo fui completamente un’altra persona, priva di paura e di sentimenti opprimenti. Sapevo di non dover far valere me stessa o le mie idee, ma la Parola di Dio che era in me avrebbe guidato la mia vita. Mi aggrappai con tutte le mie forze al Signore e Lui ancora una volta mi dimostrò la Sua fedeltà stravolgendo ogni situazione avversa: gloria a Dio perché Egli aveva ripreso il timone della mia vita e con il Suo aiuto tutto si risolse e si appianò; in me crebbe un forte desiderio di amarLo e ServirLo con tutte le mie forze e tutta me stessa, dedicando interamente la mia vita a Lui nel campo missionario. Feci una preghiera nel mio cuore e Gli chiesi di poterlo servire al 100%. Pochi giorni dopo, in un incontro di preghiera, il Signore mi rispose attraverso una profezia pronunciata da una sorella: capii subito che Egli si stava rivolgendo a me direttamente perché essa ripeteva ogni singola parola della preghiera che Gli avevo rivolto alcuni giorni prima. Poco dopo mi fu proposto di collaborare con “Gioventù in Missione”, dove il Signore formò la mia vita per un intero anno e compresi cosa volesse dire servirlo 24 ore su 24. Tre anni dopo, nonostante non fosse nei miei pensieri e nei miei piani, il Signore mi diede l’opportunità per poter frequentare due anni di studi presso la scuola biblica AoG di Tirana. Durante questo periodo, nei week-end iniziai a collaborare con due coppie missionarie dell’Assemblee di Dio italiane che si trovavano in Albania.
Terminati gli studi presso la scuola biblica la mia collaborazione con i coniugi Emanuele e Patricia Mango si intensificò maggiormente potendo lavorare a tempo pieno. Nel contempo iniziai l’iter per la candidatura missionaria presso il Dipartimento Estero ADI nel quale sono entrata ufficialmente a farne parte nel maggio del 2018. Qui in Albania, nel corso degli anni l’opera missionaria è cresciuta ed attualmente abbiamo sono presenti ben tre chiese: una nella città di Durazzo, una nella città di Kavajë e una nel villaggio Katund i Ri, nei pressi di Durazzo.
Operando su tre differenti zone, le attività che svolgiamo sono molto dinamiche e i nostri impegni molteplici. Oltre al tempo dedicato alla pulizia e la manutenzione dei luoghi di culto che ci impegnano quotidianamente, svolgiamo diverse attività in giorni e orari prestabiliti, come per esempio, i servizi di culto il mercoledì e la domenica a Durazzo, il giovedì e la domenica a Kavaje e il venerdì a Katund i Ri.
Le lezioni della scuola domenicale vengono svolte il sabato al villaggio e la domenica a Durazzo e Kavajë. Il sabato pomeriggio è dedicato un comune ritrovo con gli adolescenti di tutte e tre le zone, dove vengono trattati argomenti specifici per questa fascia d’età mettendo sempre Dio al centro di ogni incontro. I corsi di italiano si tengono tutti i mercoledì, giovedì e venerdì dopo i servizi di culto di ciascuna chiesa.
Oltre a questi impegni che svolgiamo con regolarità, portiamo avanti attività varie come lo smistamento del vestiario destinato a persone bisognose, evangelizzazioni all’aperto in diverse piazze delle città, visite presso le famiglie con le quali si condividono momenti di preghiera e lettura della Bibbia per dare loro una parola di incoraggiamento, attività speciali rivolte a donne o bambini che vengono programmate di volta in volta, nei momenti liberi dagli incontri già prefissati. Da diversi mesi abbiamo anche iniziato una collaborazione con un movimento europeo dedicato agli studenti universitari “Students for Christ”, organizzando incontri e attività specifiche dedicate ai giovani con lo scopo di portare il messaggio del Vangelo.
Una volta al mese abbiamo anche un culto dedicato ai non vedenti, in collaborazione con una fondazione che si occupa di persone con queste problematiche a cui prendono parte con regolarità circa una trentina di persone.
Ringrazio il Signore con tutto il mio cuore per il meraviglioso privilegio che mi ha dato di poterlo servire al di là dei confini italiani annunciando a quante più persone incontrerò nel mio cammino che Gesù è il Salvatore per così adempiere a quanto scritto nel Vangelo di Marco 24:14 “E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine”.