Campo di missione Amazzonia – Brasile

Tutto è iniziato quando, appena sposati, abitavamo e frequentavamo la chiesa di Perugia. Una domenica mattina, durante il culto, il Signore mi battezzò nello Spirito Santo. Passati alcuni giorni, iniziai a sentire forte dentro di me il desiderio di annunciare che Gesù ama e salva i peccatori. Incominciai con un piccolo banchetto al mercato distribuendo opuscoli evangelistici e parlavo a chiunque fosse interessato ad ascoltare. Notavo che gli stranieri erano più aperti a seguire quello che avevo da dire di Gesù, e qualcuno mi diceva che nella sua terra di origine aveva già frequentato la chiesa evangelica. Un giorno Dio mise nel mio cuore il desiderio di andare ad annunciare la salvezza in Cristo Gesù in una nuova terra e ne parlai a mia moglie. Insieme iniziammo a pregare affinché il Signore ci guidasse e Gli chiedemmo di aprirci una via in questa direzione se questa fosse stata la Sua volontà per le nostre vite. Dopo qualche tempo, il pensiero di una “nuova terra” si conferma in una “nuova città”, ovvero Brasilia. Ne parlo a mia moglie e Lei mi informa che Brasilia è la capitale del Brasile. Trascorsi due anni, nel mese di ottobre del 1996, eravamo in partenza per il Brasile con destinazione Belém Parà, nella regione Amazzonica. Stesso luogo dove già abitava la famiglia di mia moglie. Dopo pochi giorni che eravamo in Brasile, scoprimmo che vicino alla capitale c’era un centro abitato chiamato Città Nuova. Dio ci fece sentire che era quello il luogo nel quale ci stava chiamando.
La prima sfida fu quella di imparare la lingua portoghese e per fare ciò mi iscrissi all’istituto biblico dell’assemblee di Dio della città dove conseguii la laurea in teologia e fui ordinato pastore.
Contemporaneamente iniziai l’opera evangelistica, infatti, fin dai primi giorni, trovai uno spazio nel mercato della città e ogni sabato distribuivo opuscoli evangelistici. Essendo l’unico italiano, tutti mi chiamavano “il missionario italiano”, come mi chiamano fino ad oggi.
Parlai ad un uomo di Gesù il quale a sua volta mi invitò a visitare il carcere dove lui lavorava in qualità di direttore dicendomi che era un ambiente nel quale il bisogno di Gesù nei cuori delle persone era molto forte.
Grazie a Dio, così iniziò il lavoro di evangelizzazione nelle carceri. Da quel momento in poi ogni sabato andavamo a far visita in questo luogo annunciando che Gesù è il Figlio di Dio e che con il Suo sacrificio sulla croce c’è speranza per ogni peccatore che si ravvede. Dopo qualche tempo, ben 22 carcerati hanno accettato Gesù come personale Salvatore chiedendo di essere battezzati in acqua.


Oggi, dopo sette anni di lavoro nelle carceri, vengono regolarmente raggiunti ben 12 istituti penitenziari con la collaborazione di oltre 30 fratelli chiamati a svolgere questo servizio insieme a me. Dio è l’Onnipotente e compie opere meravigliose: in questi anni oltre duemila fratelli hanno accettato la fede in
Gesù e oggi, molti di loro sono liberi dopo aver scontato la loro pena e frequentano le chiese nelle città di provenienza.
In questi anni sono nate anche diverse nuove chiese. La prima chiesa è nata proprio nella nostra casa infatti abbiamo da subito svolto riunioni di preghiera invitando amici e conoscenti. Il gruppo è cresciuto e si è trasformato in chiesa. Ringraziamo il Signore perché oggi è diventata la chiesa principale della zona.


Dio ci ha anche affidato il privilegio di prenderci cura di due chiese e possiamo testimoniare che fin qui il Signore ci ha sostenuto. Tutta la gloria sia data a lui. Amen.

“Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma il piano del SIGNORE è quello che sussiste.” Proverbi 19:21

Contributi dal campo di missione

Orfanotrofio "Il buon samaritano" - Niamey

Presentazione del Niger

Le MISSIONI sono fatte dai PIEDI di quanti vanno, dalle GINOCCHIA di quanti pregano e dalle MANI di quanti danno.