PREGHIAMO PER I NOSTRI FRATELLI IN SRI LANKA E PER LE FAMIGLIE DELLE VITTIME
Una serie di attentati suicidi avvenuti nella domenica di Pasqua hanno ucciso oltre 300 persone e provocato circa 500 feriti.
La maggior parte delle vittime si sono verificate a seguito di tre esplosioni avvenute in due chiese cattoliche e una nella chiesa pentecostale; una tragedia quindi, che colpisce i cristiani riuniti mentre celebravano la resurrezione del Signore.
In particolare, le due grandi chiese cattoliche colpite hanno avuto la più grande perdita di vite umane e di distruzione. Circa 30 sono invece le vittime nella chiesa pentecostale, molte delle quali erano bambini che stavano partecipando alla scuola domenicale.

La chiesa pentecostale Zion Church in Sri Lanka durante una lezione della scuola domenicale prima che avvenisse l’attentato nella sala principale

Prima dell’esplosione la monitrice ha chiesto ai bambini se fossero pronti ad amare Cristo a costo della propria vita, tutti hanno alzato le loro mani

Dopo l’attentato di domenica così si presentava la classe della scuola domenicale
Simultaneamente, altre tre bombe sono state esplose in tre lussuosi hotel della città di Colombo, dove sono rimasti uccisi diversi turisti stranieri.
Il presidente delle Assemblee di Dio dello Sri Lanka, il pastore Michael Dissanayeke, ci scrive il seguente comunicato: “Le chiese evangeliche sono unite nel sostenere le famiglie delle vittime in questo momento di tragedia e condividono il loro dolore e la loro tristezza mentre tutto il corpo di Cristo sta soffrendo”; continua inoltre dicendo: “Il popolo di Dio deve essere forte nell’opposizione e nella sofferenza perché preghiamo e crediamo in un grande risveglio spirituale dello Sri Lanka. La preghiera è la nostra arma più importante e potente in risposta a questi attacchi”.
Il pastore ha concluso chiedendo il sostegno a tutto il popolo di Dio nel mondo lungo tre linee di intercessione:
1. PREGHIAMO per le famiglie in lutto; lo Sri Lanka ha attraversato 30 anni di guerra e ha visto immense sofferenze e spargimenti di sangue anche dovuti a tragedie naturali come lo Tsunami. La Chiesa è stata allo stesso tempo vittima e strumento della grazia di Dio per portare sollievo e conforto alla sofferenza della popolazione.
2. PREGHIAMO che la pace e la calma saranno ripristinate nel paese, che i funzionari governativi e le forze dell’ordine abbiano saggezza per impedire ogni ulteriore agitazione o sommossa religiosa tra la popolazione.
3. PREGHIAMO affinché i cristiani abbiano coraggio per affrontare questi drammatici momenti; che il popolo di Dio sia unito nel portare conforto attraverso la condivisione del messaggio di salvezza e di speranza in Cristo Gesù.
Le Assemblee di Dio in Italia si uniscono alle chiese consorelle dello Sri Lanka nella preghiera, certi che Dio regna e che ogni cosa rimane sotto il Suo controllo.
“Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai.” Giovanni 11:25-26