Che cosa significa essere Pentecostali nell’Europa contemporanea?
da Marek Kaminski Presidente Chiese Pentecostali in Polonia e Presidente PEF, Comunione Pentecostale Europea
L’ultimo comandamento dato da Gesù ai Suoi discepoli non è cambiato. È lo stesso per noi come lo è stato per loro. Egli disse: “… Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni…” (Atti 1:8). Questo comandamento non è mai stato annullato e ciò significa che lo dobbiamo rispettare diligentemente. Tuttavia, il punto è: come lo possiamo spiegare nel linguaggio contemporaneo e come lo possiamo adempiere oggi? Permettetemi di condividere ciò che sento nel cuore in alcuni semplici punti.
La preghiera e il digiuno sono la chiave per ricevere ogni benedizione dal cielo. Dio non risponde al silenzio. Dobbiamo chiedere, bussare e cercare. La preghiera è uno strumento perfetto a disposizione di ogni cristiano per espandere il Regno di Dio e ricevere la potenza dello Spirito Santo. Purtroppo, noi spesso siamo troppo occupati a servire e fare le cose, tanto che non ci rimane più tempo per stare alla presenza di Dio. E, se non lo facciamo, come possiamo essere guidati dallo Spirito di Dio? Come possiamo ottenere potenza? Camminare nella pienezza dello Spirito di Dio inizia con il tornare sulle nostre ginocchia, pregando mentre Egli ci guida. Gli Atti degli Apostoli non lasciano spazio a diverse interpretazioni: la vita fruttuosa inizia nella preghiera e nel digiuno. Che Dio ci aiuti a pregare! È impossibile sopravvalutare il nostro deciso impegno verso la Bibbia, la Parola di Dio. Il messaggio di Gesù è tuttora immutato e sempre lo sarà. È eterno, ci è dato per ordinamento di Dio. Noi proclamiamo ciò che abbiamo ricevuto da Dio e il potere di trasformare la vita sta nella Parola di Dio. Il Vangelo è semplice: Gesù è al centro. Che ognuno lo possa ascoltare, che la verità su Gesù sia conosciuta da tutti.
È attuale anche oggi. Non c’è bisogno di cambiare alcunché ma c’è bisogno di viverlo! Non vogliamo che il Vangelo sia ridotto a una mera questione di idee o argomentazioni religiose. Il Vangelo di Cristo sta operando in noi, ci sta cambiando e le nostre vite sono la testimonianza vivente della potenza trasformatrice di Dio. Il mio sogno per i credenti pentecostali contemporanei è quello di tornare alla semplice fede nel Vangelo, alla semplice proclamazione della nuova vita in Gesù e al semplice seguire la guida dello Spirito. Gli apostoli di Gesù furono testimoni della Sua vita, della Sua morte e poi della Sua vita risorta. Continuiamo il loro ministero, non solo in termini di idee intellettuali, ma anche come testimoni della vera opera di Gesù nelle nostre vite.
La vita cristiana vittoriosa e fruttifera è realizzabile solo attraverso l’opera dello Spirito Santo in noi. Non esiste un’altra opzione. Il potere di vivificare e di trasformare è puramente opera Sua, non nostra. Sua è la potenza, noi siamo soltanto vasi d’argilla. Ogni vero cristiano deve mantenere un rapporto personale con il Consolatore, lo Spirito di Dio, basato sulla sottomissione. Non diventiamo Pentecostali solo perché ne accettiamo la dottrina, ma principalmente attraverso l’esperienza. Questa esperienza ha lo scopo di produrre il frutto, svolgere il ministero, esprimere i doni e rivelare la gloria di una vita cristiana davvero trasformata.
Inoltre crediamo che sia la vita personale sia quella della società (l’Europa? Sì, l’Europa!) possano essere cambiate diffondendo il fuoco santo della reale presenza di Dio. Proprio come ai tempi di Elia, gridiamo al cielo perché Dio mandi il Suo fuoco su di noi (un sacrificio vivente!), affinché il mondo possa vedere e confessare: Gesù è il Signore! Parliamone di meno. Impegniamoci a ricercare di più il vero fuoco di Dio. I valori non sono molto apprezzati nella società contemporanea ed è per questo che c’è bisogno del fuoco. La gente desidera vedere il soprannaturale. Per portare un risveglio e trasformare la società non è sufficiente che i pentecostali godano della loro fede soltanto privatamente o nella propria chiesa, ma che invece diventino testimoni della presenza di Dio, una prova e una testimonianza di Dio che vive in noi. C’è ancora molta strada da compiere per raggiungere questo obiettivo!
Dobbiamo anche ricordare che non siamo chiamati a predicare o enfatizzare la nostra cultura ecclesiastica. Ognuno di noi ha le proprie radici, il suo stile di vita e la sua esperienza. Vivere in una società globale richiede un duro lavoro di presentazione della salvezza in Gesù e dell’opera dello Spirito Santo in noi senza troppo enfatizzare i nostri costumi e le nostre preferenze. L’Europa è diventata una società multiculturale e a noi tocca raggiungere ogni creatura, proprio qui. Per questo motivo dobbiamo stare molto attenti a presentare il puro Vangelo di Gesù, non le nostre usanze. Dio ci concede il grande privilegio di presentare Gesù alle persone di tutte le religioni rappresentate in Europa. È anche nostro privilegio predicare tanto ai liberali quanto a coloro che sono legati dalle tradizioni. È nostro privilegio testimoniare a europei, africani, asiatici, latino-americani e così via. Vogliamo che ognuno possa vedere Gesù, Dio di tutti. Il compito è grande e per adempierlo pienamente non c’è altro modo che essere pieni dello Spirito Santo. Possa accadere che quando gli europei vedono la presenza dello Spirito Santo in noi lo possano riconoscere e gridare: “Certamente Dio è in mezzo a voi”!
Marek Kaminski, Presidente Chiese Pentecostali in Polonia e Presidente PEF, Comunione Pentecostale Europea
Marek Kaminski è nato il 13 novembre 1961 a Slupsk in Polonia ed è stato pastore della Chiesa Pentecostale in Polonia a Koszalin, dopo essersi formato all’Accademia Teologica Cristiana di Varsavia. Ora è docente presso l’Università di Teologia e Scienze Sociali di Varsavia. È sposato con Ewa, ha due figli. Dal 2015 è membro del consiglio dell’Alleanza Evangelica in Polonia e prima vicepresidente e poi presidente della Pentecostal European Fellowship dal 2022. Il fratello Kaminski è stato lo strumento usato dal Signore nelle predicazioni al recente 28° Convegno nazionale pastorale ADI tenutosi a novembre a Paestum.
da Risveglio Pentecostale – gennaio 2023