Oggi incontriamo spesso chi si dice indipendente. Domanda: Si può essere completamente indipendenti nella nostra vita senza dipendere da ambiente lavorativo, amici, parenti e, perfino, genitori?
Lo scellerato. Ora i figli di Eli erano uomini scellerati; non conoscevano l’Eterno… il peccato di quei giovani era grandissimo agli occhi dell’Eterno, perché la gente disprezzava le offerte fatte all’Eterno. (1Samuele 2:17-18). Scellerato significa senza regole, senza legge, ribelle a ogni autorità, perché non conosce Dio. Il modo di vivere degli scellerati crea dispiacere ai genitori, ai credenti, e rende cattiva testimonianza verso quelli di fuori. Eli disse loro: “Perché fate queste cose? Poiché odo tutto il popolo parlare delle vostre azioni malvagie…quelli però non diedero ascolto alla voce del padre” (1Samuele 2:23,25). Un’alternativa. In mezzo a una generazione scellerata, c’è sempre una minoranza fedele! Samuele era un giovane che sottolineava l’identità di chi teme il Signore, Lo serviva e Lo amava. Pensate: senza genitori vicino, giovane e solo, Samuele serviva il Signore! “Il padre se ne andò a casa sua a Rama, e il fanciullo rimase a servire l’Eterno sotto gli occhi del sacerdote Eli… Ma Samuele faceva il servizio davanti all’Eterno; era un bambino, e portava un efod di lino… Intanto, il piccolo Samuele continuava a crescere, ed era gradito sia all’Eterno sia agli uomini” (1Samuele 2:11-12, 26).
Dipendenza sentimentale. In quel tempo oscuro, nonostante i consigli, Sansone imparò a dipendere da donne senza fede, estranee. E le cose andarono sempre peggio. La Bibbia dice per il nostro bene: “Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi” (2Cor.6:14).
Dipendenza familiare. È inevitabile per i figli dipendere dai genitori, almeno fino a una certa età. Però bisogna vedere se i genitori sono consacrati, spirituali, vicini al Signore, se danno un esempio convincente ai figli. Se vanno al ristorante invece di andare in chiesa, se amano la lettura della Bibbia, oppure se fumano, bevono, sniffano… purtroppo, i ragazzi, che li osservano, si regoleranno di conseguenza.
Dipendenza “contagiosa”. Davide, a un certo punto del suo regno, si allontanò dal Signore per circa un anno. Amnon, uno dei suoi figli, si lasciò trascinare da una terribile fissa, una passione violenta. Fece violenza alla sorella, che gli disse: “Questo non si fa in Israele!” (2Sam.13:12). Poi la disprezzerà e la odierà. La conseguenza sarà che Amnon sarà fatto uccidere da suo fratello Absalom, e questo porterà enormi sconvolgimenti nella vita e nella famiglia del re Davide, e persino nel suo regno. Come giovani genitori riflettiamo sugli esempi che lasciamo ai nostri ragazzi. Forse come Amnon, io giovane, mi lascio rapire il cuore da passioni violente: – forme di razzismo, omofobia, bullismo, strane teorie complottiste – idoli sportivi, musicali, televisivi, influencer – pratiche immorali, pornografia, deviazioni sessuali – sostanze stupefacenti, giochi online – disturbi emotivi: stati d’animo ribelli, senso di inadeguatezza – cattive compagnie, amicizie sbagliate…
Dipendenze moderne. È utile e costruttivo il “tempo complessivo” che passo ogni giorno su TikTok, Instagram, Twitter, Snapchat, Facebook..? I numeri sono da capogiro: i giovani tra i 15 e i 24 anni trascorrono sui social network di media 10 ore al giorno. Al primo posto in una classifica del settore del 2022, c’era un giovane che su Instagram e TikTok raccoglieva qualcosa come 8,7 milioni di followers.
Dipendere dal Signore. Quando cerchiamo di avere in noi “lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù” (Filippesi 2:5), siamo così pieni di gioia, che il resto perderà di interesse. Nel Salmo 73 è scritto: “Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te!” Il testo indica che la terra perde di interesse per il vero credente che trova la sua gioia nel Signore. La vita cristiana sarà appassionante, ci sentiremo sempre amati da Gesù che ha dato la Sua vita per noi. La Parola di Dio sarà sempre appassionante, il carattere di Dio sempre più attraente e il servire Dio avventuroso ogni giorno, parlando agli altri di Gesù e del Suo amore.
La verità vi farà liberi. Vogliamo dipendere dal Signore nel nostro entrare e nel nostro uscire. Il semplice andare e tornare da un luogo, in senso più ampio, comprende anche la nascita e la morte, le attività della vita, il modo di vivere: “Ma io so quando ti siedi, quando esci, quando entri e quando ti infuri contro di me” (Isaia 37:28). Allora, il vero significato di Giovanni 10:9, “Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pastura”, è che Gesù il buon Pastore sarà sempre con noi, camminerà al nostro fianco tutti i giorni della nostra vita. Impariamo ogni giorno a credere in Lui e a dipendere da Lui. L’Eterno dice: “Per certo, io ti riservo un avvenire felice” (Geremia 15:11).
Simone Caporaletti
da Risveglio Pentecostale – novembre 2023