Dalle nostre comunità

testimonianza dal carcere

Mi chiamo Lucio*, desidero condividere con voi la mia testimonianza e ringrazio il Signore per tanti motivi: in primo luogo Gesù mi ha salvato servendosi dei fratelli Romano*, Giovanni*, Carmelo* che con Lino, Angelo e Giuseppe mi hanno insegnato ad avere una comunione personale con Dio. Nella mia vita non mi mancava nulla, avevo una famiglia splendida e un lavoro che amavo ed economicamente non potevo lamentarmi. Ma non credevo a niente e di conseguenza non ero felice, mi sentivo spento e vuoto interiormente. Un giorno la telefonata del mio avvocato stravolse la nostra vita: a causa di disguidi sarei dovuto tornare in carcere. Proprio adesso che, dopo tanti sacrifici, ero riuscito a ottenere una certa pace e stabilità familiare ed economica… Dopo quella notizia ero sicuro di perdere tutto quello che di buono avevo costruito. Dopo pochi giorni vennero a prendermi e mi portarono in carcere. Ero disperato, ho pianto per una settimana; non avevo notizie dalla famiglia, ma devo ringraziare tutti gli agenti che mi hanno sostenuto moralmente: senza di loro non so come sarebbe andata a finire! Dopo una settimana conobbi una persona che rientrava da un permesso, Rosario, che parlando con me aprì uno spiraglio di speranza nella mia vita, perché mi presentò Gesù. Purtroppo, la mia compagna mi aveva lasciato, ma grazie all’ispettore di sezione potei contattare la famiglia che si era trasferita nella città di orgine. È stato un duro momento, in un attimo avevo perso famiglia, lavoro, casa, tutto. In quei giorni Rosario e Gaetano mi consolavano e mi sostenevano con i consigli della Parola di Dio, anche nel periodo che ero in isolamento. Dopo 21 giorni in sezione ebbi l’opportunità di incontrarmi con Rosario, Gaetano e gli altri credenti nel carcere. Mi invitarono ai loro incontri di preghiera. Quella sera stessa andai a quell’incontro, ma solo per ringraziarli della vicinanza. Proprio in quell’occasione mi sfogai con il Signore in preghiera, piangendo davanti a tutti e Gli chiesi di liberarmi dall’angoscia che mi stava tormentando. Da non credere! Il giorno dopo mi sono svegliato con una felicità che non avevo mai provato prima nella mia vita. Stavo talmente bene, mi sentivo appagato, in pace, al punto che non m’importava più quello che sarebbe potuto succedere. Da quel giorno in poi, oltre a non mancare mai agli incontri di preghiera, ho imparato ad avere comunione personale con il Signore Gesù. Un giorno ho letto nella Bibbia in Giudici 19 la vicenda di una donna che si era allontanata dal marito per tornare a casa dal padre, e che “suo marito si mosse e andò da lei per parlare al suo cuore e ricondurla con sé”. Il Signore mi parlò ancora facendomi comprendere che a Lui tutto è possibile, anche cambiare il cuore delle persone. Questo mi ha incoraggiato ad avere fede che Lui avrebbe agito riportando sui loro passi le persone che amavo. Oggi so quanto grande è il Signore, so che Lui non ci abbandona mai. Nonostante tutti i nostri peccati, Lui è sempre pronto ad accoglierci e donare pace, amore, gioia e felicità. Con questa mia testimonianza ringrazio Dio per avermi dato l’opportunità di essere battezzato e ringrazio i fratelli Romano*, Giovanni*, Carmelo*, Venanzio* e i pastori Lino, Angelo e l’anziano Giuseppe. Ringrazio anche l’Ispettore e gli agenti che mi hanno aiutato nei momenti difficili.
*pseudonimi

da Risveglio Pentecostale – gennaio 2023