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Promossi alla Gloria

Artemio Battaglia

Artemio Battaglia nacque il 10 gennaio del 1934 da una industriosa famiglia di Satriano (CZ). La famiglia Battaglia, nota per la sua religiosità, fu raggiunta dal messaggio del Vangelo nel 1943 grazie alla testimonianza di un conte, Mariano Gentile, confinato a causa della fede pentecostale. Colpiti dalla profondità e dalla semplicità con cui il Gentile parlava di Gesù, la famiglia intera aprì il cuore al Vangelo e Artemio, nonostante avesse poco più di nove anni, decise di accettare Cristo nella sua vita. Dopo il battesimo in acqua, ancora adolescente, il Signore lo guarì dagli attacchi epilettici che lo affliggevano e in seguito fu battezzato nello Spirito Santo. Sin da giovane si dimostrò desideroso di servire il Signore, collaborando sia in qualità di monitore della scuola domenicale, sia predicando la Parola del Signore ogni qual volta gli veniva offerta la possibilità. Chi scrive lo ha ascoltato raccontare le esperienze vissute insieme ai credenti delle comunità di San Vito sullo Ionio, Gasperina, Chiaravalle Centrale e, naturalmente, Satriano: nella sua memoria erano indelebili i ricordi delle domeniche trascorse celebrando il Signore, spostandosi a piedi da un paese all’altro; i viaggi erano caratterizzati dai canti di lode e dalla gioiosa attesa di incontrare la fratellanza per celebrare il culto al Salvatore. Nel dicembre del 1956 contrasse matrimonio con Anna Barile dalla quale ebbe 5 figli. Anna, conosciuta come Ninetta, è stata sua fedele compagna sia nella vita che nel ministero. Desideroso di approfondire la conoscenza della Scrittura, frequentò uno dei primi corsi dell’I.B.I.; rientrato a Chiaravalle Centrale, dopo aver collaborato con il fratello Francesco Rauti prima e col fratello Giuseppe Pelaggi poi, Artemio, causa del trasferimento in Abruzzo del Pelaggi per motivi ministeriali, cominciò a prendersi cura in prima persona della comunità locale. Nel corso degli anni, oltre alla comunità di Chiaravalle Centrale, ha curato anche la comunità di Badolato e i gruppi di credenti di Gagliato, Sant’Andrea Apostolo, Isca e San Sostene, piccoli centri della fascia ionica catanzarese. Durante il suo ministero ha avuto il privilegio di dedicare al Signore il locale di culto di Badolato prima e il nuovo locale di Chiaravalle Centrale in seguito. Instancabile è stato il suo lavoro evangelistico: desideroso di proclamare il Vangelo, non perdeva mai occasione di testimoniare di Cristo ovunque si trovasse e ogni anno, nel periodo estivo e non solo, nei paesi dove ha ministrato la Parola, era sua abitudine organizzare manifestazioni evangelistiche sia all’aperto, sia in locali aperti al pubblico. Gli acciacchi fisici lo hanno spinto, nel 2006, a rassegnare le dimissioni da conduttore in quanto, diceva, non riusciva più a dare il meglio nel servizio pastorale; iniziò per lui un periodo in cui, nonostante le sofferenze fisiche, ha continuato a servire il Signore; fino a poche settimane prima della sua dipartita, ogni qual volta poteva, non mancava di presenziare ai culti, nonostante le gravi difficoltà nel deambulare. Lunedì 1° marzo 2021, mentre era ricoverato in ospedale a causa delle patologie che lo affliggevano da anni, è stato promosso alla gloria, lasciando un vuoto immenso nel cuore della moglie, dei figli e di tutti coloro che lo hanno conosciuto. Il fratello Artemio è stato un esempio di fedeltà e di servizio; ha lasciato una preziosa eredità spirituale che non vogliamo disperdere o sperperare. Anche per lui valgono le parole dell’apostolo Paolo: ha combattuto il buon combattimento, ha finito la corsa, ha conservato la fede. Ora gli è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, gli assegnerà in quel giorno (cfr. 2 Timoteo 4:7-8).

Francesco Molea

 

Risveglio Pentecostale – maggio 2021